Calendario
venerdì 27 Gennaio, 2023
di Jessica Pellegrino
Spettacoli teatrali, concerti e incontri per non dimenticare. Sono infatti molti, questo fine settimana, gli appuntamenti promossi nella provincia di Trento in occasione della Giornata della Memoria.
Nella serata di venerdì largo dunque al recital per la Memoria «La moglie ebrea» che va in scena dalle 20:30 al Teatro di Villazzano. Un racconto tratto da «Terrore e Miseria del Terzo Reich» di Bertolt Brecht con la voce recitante di Maria Zini e gli interventi musicali delle violiniste Elisa Cecchini e Barbara Zanor.
Al Teatro Sociale Gustavo Modena di Mori, spazio invece, dalle 20:45 a «Il baule dei segreti»: un recital con letture e musiche e canti dal vivo a cura della Compagnia Gustavo Modena di Mori che vede la collaborazione della Banda Sociale Mori-Brentonico diretta da Paolo Luigi Belotti, del Coro Fior di Roccia di Mori diretto da Nicola Lombardi e dell’Opera Prima Scuola Musicale dei Quattro Vicariati di Mori a cui si aggiunge la partecipazione delle piccole Cecilia e Marta.
È invece il teatro comunale di Pergine Valsugana ad ospitare «La congiura» di Giulio Federico Janni. In scena, dalle 20:45, un fuori stagione che prende le mosse dal 20 gennaio 1942, data in cui quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riuniscono in una villa del sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la «Soluzione Finale alla Questione Ebraica». Quindici persone alle quali, in un certo modo, dobbiamo una delle pagine più atroci del nostro passato. Persone normali e, a tratti, lievemente superficiali o persino squallide, che insieme hanno fatto una scelta. Scegliere è quanto di più squisito e straordinario l’essere umano possieda. Scelta, è ciò che accade in questo spettacolo.
A Rovereto il Teatro Zandonai riaccende i riflettori sul programma di eutanasia dei malati psichici e dei disabili «Aktion T4». Uno spettacolo del Collettivo Clochart che racconta uno degli episodi più drammatici e crudeli (e anche dimenticati) della storia del Novecento trentino. Tra il 25 e il 26 maggio del 1940, 299 uomini e donne di lingua tedesca ricoverati nel manicomio regionale di Pergine (classificato come ospedale psichiatrico) che aveva giurisdizione su tutto il Trentino Alto Adige furono deportati notte-tempo in Germania. La crudele decisione fu concordata dalle autorità militari e civili naziste e fasciste tedesche e italiane nel quadro delle “opzioni esercitate dagli allogeni a favore del Terzo Reich» e del programma «Aktion 4». La pièce ha la musica come elemento importante grazie all’esibizione dal vivo di Daniela Savoldi e la collaborazione degli allievi della Scuola musicale «R. Zandonai»: Matilde Fancoli, Sara Lorenzini, Maia Minutillo e Diletta Peschechera al pianoforte; Ailyn Masoudi all’arpa, Melina Mone al violino, Sebastiano Vicentini al violoncello, Edoardo Franchini al flauto e Andrea Bosco alla chitarra.
Infine, dalle 21, al teatro di Nago, spazio al concerto “Il violino di Auschwitz” a cura di uno dei gruppi di punta della scena folk italiana ovvero i Barabàn di Milano. A scandire la serata sarà un’emozionante sequenza di canti composti da deportati nei campi di concentramento di Terezìn, Mauthausen e Auschwitz. Una colonna sonora d’eccezione per le testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio accompagnate da documenti fotografici e immagini tratti da film sulla Shoah.
Non mancano le proposte su questo tema anche per sabato. Al Teatro cinema Dolomiti di Lavarone, dalle 21, va in scena «Primo». Sul palco l’attore danese-svedese Jacob Olesen dà voce alla testimonianza dell’indimenticato scrittore torinese, sopravvissuto ad Auschwitz. Un racconto che prende le mosse da quel lontano 13 dicembre del 1943, giorno in cui Levi viene arrestato dalla milizia fascista e poi deportato nel campo di Buna-Monowitz, vicino ad Auschwitz.
Domenica, il teatro Monte Baldo di Brentonico dalle 21 ospita Margherita Mannino con «Fino a quando la mia stella brillerà. Storia di Liliana Segre». Una storia dolorosa, indimenticabile, quella della Segre che a soli 13 anni viene deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Ed ancora, una storia di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è stato e che non deve mai più accadere.
Non solo memoria però, sabato dalle 20:30 il teatro dell’Auditorium S. Chiara ospita «Sani!». Sul palco c’è Marco Paolini in uno spettacolo autobiografico che ripercorre i momenti di grandi e piccole crisi – personali e collettive – che hanno cambiato il corso delle cose. Crisi che vengono però presentate come occasioni, a volte prese al volo, altre volte incomprese e sprecate.
Ad Arco, domenica, la protagonista sarà invece la musica con l’ultimo appuntamento inserito nel cartellone di «Domeniche in musica – XXVIII Edizione». Ad esibirsi al Casinò Municipale, dalle 15:30, con un «Concerto sinfonico per il 30° anniversario di fondazione» sono Barbara e Giada Broz, rispettivamente al violino ed alla viola e la Camerata Musicale «Città di Arco». Dirige i musicisti Michele Brescia.
L’ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti. È consigliata la prenotazione su Eventbrite
Chiudiamo questa rassegna con qualche appuntamento dedicato ai più piccoli in calendario per domenica. Al Teatro comunale di Pergine, dalle 16 c’è «Pollicino Pop» con Giusi Vassena, Davide Scaccianoce e Gabriele Vollaro. Una nuova tappa nell’approccio personale ai classici per l’infanzia dove – il Pollicino di Teatro Invito – si muove sul filo delle emozioni: le paure suscitate dalla fiaba (essere abbandonati, essere divorati…) vengono bilanciate da una messinscena all’insegna dell’ironia, del gioco teatrale, della musicalità.
Ad anticipare lo spettacolo, dalle 15, c’è anche un laboratorio gratuito in foyer a cura di La Casetta (fino ad esaurimento posti, prenotazioni a biglietteria@teatrodipergine.it).
Per la rassegna anch’io a teatro con mamma e papà al Melotti di Rovereto, sempre alle 16, c’è «L’omino del pane e l’omino della mela». Ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti in sul palco saliranno due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione.
Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Il Teatro Valle dei Laghi di Vezzano dalle 17 vede in scena l’attrice Enza De Rose e la danzatrice Irene Ferrara con «Le Quattro Stagioni»: un progetto artistico dedicato all’infanzia, dove teatro, danza e musica si incontrano per dar vita ad uno spettacolo dedicato alla natura con le sue molteplici forme e colori. Il tutto partendo proprio da «Le quattro stagioni» di Antonio Vivaldi.