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lunedì 15 Aprile, 2024
di Daniele Benfanti
«Eravamo qui per Natale, ai mercatini. Siamo tornati perché i tulipani sono splendidi e questo Parco è una meraviglia a primavera». A parlare è Rossana Bontorin, da Bassano del Grappa, arrivata in gruppo con altri anziani del Crel, dalla provincia di Vicenza. Si chiude oggi la tre giorni di Tulipomania, terza edizione della rassegna capace di portare nel Parco Asburgico di Levico Terme centomila fiori col turbante. «Tulipano», in turco, proprio questo vuole dire: turbante. «Tra mostra, prati, esposizione, serre, abbiamo circa centomila tulipani, di 150 specie diverse» spiega Michele Grieco, capo-giardiniere e tecnico superiore del verde. I gruppi in visita guidata tra le aiuole si susseguono. Viene raccontata la storia del Parco ma anche dei tulipani, scoperti a Istanbul da un diplomatico della corte viennese e portati in Europa. In Olanda hanno trovato una terra d’elezione. «Soffrono il caldo estivo e l’acqua fredda» spiega Grieco. A Levico sono stati sia piantati che seminati. Molte composizioni, le undici che trovano posto sotto gli alberi secolari e nei prati del Parco, sono rese omogenee dal colore dei fiori. E il famoso tulipano nero? «Ci provano tutti, ma ancora non esiste» scherza il capo-giardiniere Grieco. «Anche noi ci stiamo lavorando, ma si arriva al massimo a un viola molto scuro». Ci spostiamo nell’area della serra e sul terrazzo una ventina di persone stanno seguendo un laboratorio: «Fatti il mazzo» il titolo ironico. Enza Molignani è la fiorista arrivata da Novara per tenere il corso: «I tulipani soffrono l’acqua fredda. E beve acqua il triplo rispetto a un garofano o a un lilium. I fiori comunicano emozioni più di quanto pensiamo». Partecipanti, tutte donne, tranne Claudio Clamer, di Vigolo Vattaro: «Volevo vedere come si fa un bouquet».
I tulipani nel Parco sono stati impiantati con due metodi diversi: semina, o a spaglio, ovvero diffondendoli in fascio o a ventaglio in tutte le direzioni. In questi tre giorni circa centomila tulipani hanno fatto bella mostra di sé: 75mila in mostra, 25mila nel Parco. Per un totale, come detto, di 150 specie diverse. «Il tulipano è una pianta geofita – prosegue il capogiardiniere Grieco – ovvero ha un apparato di riserva nutritiva sotto terra, per i periodi di crisi, come l’estate». Ma nei prossimi giorni, che fine faranno tutti questi tulipani? «Fioriscono tra il 20 marzo e il 20 maggio: poi procederemo con lo sfalcio. Abbiamo scelto volutamente i tulipani perché sono in grado di regalare molto colore al nostro Parco, e poi spariscono senza difficoltà». Anche per oggi, ultimo dei tre giorni di Tulipomania 2024, visite e laboratori per adulti e bambini.