curiosità

mercoledì 29 Maggio, 2024

Ugo Rossi, l’ex presidente trentino diventa attore: «Ho risposto ad un annuncio, farò il cappellaio matto»

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Nuova vita per l'ex governatore che reciterà in «Alice nel Paese delle meraviglie»: «Anche la politica è palcoscenico. Mio padre fu attore amatoriale»

È stato alla ribalta della cronaca politica per anni, sul palcoscenico della Provincia come assessore e come presidente, abituato alle «commedie» in Consiglio. Ugo Rossi ora le commedie le fa a teatro, il palcoscenico è quello di una giovane compagnia di Lavis e la ribalta è quella del proscenio, dove si alza e si abbassa il sipario. Chi credeva che quel suo addio alle istituzioni fosse per finta, che poi si riciclasse in qualche Cda, o che si ergesse nella posizione del saggio che critica chi è venuto dopo di lui, si deve ricredere. «La mia fortuna — dice — è che mi sono sempre ripromesso che l’impegno politico avrebbe dovuto finire, che sarebbe stato a scadenza». Tutta salute, perché la politica è spesso totalizzante, come una droga: «A dire il vero — racconta — quando mi sono presentato per la prima volta in sala prove ho confessato a tutti che di un palcoscenico ne sentivo la mancanza. Perché la politica è un po’ un palcoscenico». Dice anche che il teatro gli è sempre piaciuto: «Quello amatoriale, quello che faceva anche mio padre in Val di Sole. Era proprio un commediante, e un po’ mi ispiro a lui anche nel mio personaggio». Il cappellaio matto, perché lo spettacolo che ha già fatto registrare per ogni data il sold-out è una rivisitazione di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll.
Ma come si è avvicinato Ugo Rossi al teatro? «Semplice. Ho visto affissa sui muri di Lavis una locandina. Cercavano attori per una nuova compagnia. Ho chiamato e ho iniziato in autunno. Siamo un bel gruppo, una quindicina, di tutte le età, dai vent’anni ai sessant’anni. E così abbiamo messo su questo spettacolo che sta andando bene. Il bello è l’associazione che è nata, un’associazione di promozione sociale che ha intenzione di lavorare sul territorio, nella comunità. Ma chiedete al regista, si chiama Gabriele De Angelis».
Ma prima di sentire il «colpevole», quello che ha vestito l’ex presidente da Cappellaio Matto, a Rossi si deve chiedere qualcosa di politico: «Niente politica». Nemmeno ci dice chi è il cappellaio matto della politica italiana? «Sarebbe bello che ce ne fosse un solo, significherebbe che gli altri sono assennati. Invece vedo nella politica un impazzimento generale, una follia diffusa, una deriva brutta e pericolosa». E se tutti sono Cappellai Matti, chi è Alice? «Tutto il popolo, che per colpa del populismo ha perso la sua strada. Un intero popolo che non riesce nemmeno a trovare la strada per andare al seggio, e così vince l’astensionismo».
Sulla politica, solo allegorie. Rossi non dice altro, e torna sul teatro e sulla nuova associazione: «Chiama il regista, senti Gabriele De Angelis».
E il regista risponde, il colpevole, colui che ha messo su un palco l’ex presidente travestendolo da cappellaio matto: «Più che colpevole — precisa — ne sono l’artefice. E sono contento di aver scelto quel ruolo per lui». De Angelis è il regista, ma anche il deus ex machina della nuova associazione di promozione sociale Kairos Teatro: «Sono di Milano ma da tanti anni vivo a Trento, dove ho frequentato le scuole di teatro locali, come Estro Teatro. Ora vivo a Lavis, e qui di scuole non ce n’erano» . Da qui l’idea di crearne una: «Ci siamo strutturati come associazione di promozione sociale, perché crediamo che sia importante la relazione con la comunità. Non a caso porteremo questo spettacolo nella corsia di Pediatria del Santa Chiara. Si tratta di uno spettacolo in maschera, maschere disegnate e realizzate dall’Istituto d’Arte Vittoria, a riprova della nostra volontà di metterci in rete con il territorio». Tanti i progetti per il futuro: «Crescere, e diventare una vera e propria scuola di teatro. Ora dobbiamo farci conoscere, per questo, se posso, vorrei chiedere a tutti di seguirci sulle nostre pagine social: Facebook e Instagram, all’indirizzo kairos.teatro.aps». Sulle pagine social si può vedere in anteprima anche la performance di Ugo Rossi, nel ruolo del Cappellaio Matto.
Do. Ba.