Il lutto nel calcio
sabato 6 Gennaio, 2024
di Redazione
Si spegneva un anno fa a Londra Gianluca Vialli, indimenticato attaccante di Nazionale, Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Lo faceva dopo aver lottato per anni contro un tumore al pancreas. Una lotta, quella di Vialli, che aveva commosso l’Italia, che unita tifava per lui, per quell’uomo che nonostante la malattia era composto, elegante, misurato. Ma soprattutto carismatico. Fa ancora venire i brividi il suo discorso prima della finale di Wembley del 2021, che consegnò all’Italia il suo (insperato) secondo titolo europeo, proprio in casa dei Tre Leoni, che era anche un po’ la casa di Luca Vialli. Impressa nella memoria nazionale l’immagine dell’abbraccio, dopo il rigore decisivo parato da Donnarumma che ha sancito il trionfo azzurro, con il suo «gemello del gol» Roberto Mancini. L’amico di sempre con cui su quello stesso vide sfumare con la Sampdoria campione d’Italia il sogno Champions contro il Barcellona a causa di una discussa punizione di Ronald Koeman.
La coppa dalle grandi orecchie comunque Vialli l’avrebbe conquistata nel 1996, alla guida della Juventus, in quella che che resta anche l’ultima vinta dai bianconeri. Dalla grande gioia di Wembley Gianluca ha incominciato a spegnersi, come se anche lui avesse accettato il tragico destino che l’ha colpito. Da quel momento in poi Vialli inizia a vedersi sempre meno. Le notizie sulla sua salute peggiorano e iniziano a fargli visita gli amici di sempre, fino al tragico annuncio del 6 gennaio 2023. Molti in queste ore i ricordi social del campione scomparso. Dalla Cremonese alla Juventus passando per la Sampdoria, i suoi gradi amori sportivi.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ricorderà invece Vialli nella sua Cremona, domenica, in occasione della finale di Supercoppa Femminile Juventus-Roma. Non poteva mancare anche il ricordo di Roberto Mancini: «Amava scherzare ma questa volta lo scherzo ce lo ha fatto veramente grande – ha detto il ct dell’Arabia Saudita -. Lo vedo che mi guarda e ride perché crede di avermela fatta, ma non sa che io non ci sono cascato. Lui pensa di essersene andato, invece è qui, lo vedo e lo sento. Sarà sempre nel cuore di chi lo ama». Un pensiero anche da parte di Gigi Buffon, che ha ereditato da Vialli il ruolo di capo delegazione azzurra: «In Nazionale e a tutti quelli che ti hanno amato e capito la tua bellezza. Porto sempre nel cuore quella tua ironia così intelligente e fanciullesca allo stesso tempo. Ciao Luca». Pensieri che possono sembrare di circostanza, ma nel caso di Vialli sono quantomai sentiti.