Il progetto
giovedì 9 Febbraio, 2023
di Redazione
Se ne parla da tempo e l’indirizzo per gli spazi che furono del Santa Chiara e del dipartimento di Lettere già c’è: sarà un Paolo dedicato alla cultura e all’innovazione. Uno spazio non solo per realtà già esistenti ma anche per sviluppare e incubare imprese. Provincia e Comune si stanno confrontando e la visita di oggi è servita per confrontarsi sui prossimi passi.
L’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti e il dirigente soprintendente Franco Marzatico, hanno infatti effettuato questa mattina un sopralluogo negli spazi dell’ex Santa Chiara di Trento insieme al primo cittadino del capoluogo, Franco Ianeselli, e all’assessora con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo Elisabetta Bozzarelli.
È stata l’occasione per discutere del progetto di valorizzazione dell’“Ex Santa Chiara”, compendio che, grazie ad un accordo tra Provincia e Comune di Trento, proprietario dell’immobile, è destinato a diventare un polo di riferimento per l’industria culturale e creativa non solo della città di Trento ma dell’intero Trentino.
“Abbiamo voluto prendere visione degli spazi e della condizione strutturale dell’immobile – ha commentato l’assessore Bisesti -. Crediamo che questo luogo saprà rigenerarsi e diventare un incubatore di idee, un riferimento per le migliori menti del mondo della cultura, dell’audiovisivo, dell’arte e della creatività, che qui avranno a disposizione spazi per lavorare, fare rete e contaminarsi, esplorare nuove opportunità. Investire in un luogo così e per le nostre imprese culturali e creative significa investire anche in nuove professionalità e competenze, oggi sempre più richieste dal mercato, dal gaming all’audiovisivo, e che sempre più avranno ricadute significative anche sul PIL provinciale”.
“L’intesa raggiunta con la Provincia per la riqualificazione dell’edificio ex Lettere è molto importante – le parole del sindaco Ianeselli -. Perché il Polo innovazione, cultura e impresa che avrà sede all’interno dell’ex facoltà sarà una casa della creatività, un luogo aperto, dove ci saranno non solo spazi per la cultura, ma anche per la produzione della cultura e per le start up. Tra l’altro non si tratta di un edificio isolato, ma di una parte del compendio del Santa Chiara che ospita al suo interno Auditorium, teatro Cuminetti e in futuro l’Urban center e la sede degli ordini professionali. Stiamo parlando dunque di una cittadella dell’innovazione e della cultura che, grazie alla vicinanza e alla contaminazione tra funzioni, potrà diventare un motore della città della conoscenza. Ora, dando seguito al protocollo d’intesa di luglio, attendiamo a giorni il riconoscimento delle risorse concordate per poter procedere con la progettazione“.
L’incontro è poi proseguito a Palazzo Geremia dove si è discusso anche di altre progettualità su cui Provincia e Comune di Trento lavoreranno congiuntamente nei prossimi mesi.
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