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venerdì 10 Febbraio, 2023

Un «tuffo» alla scoperta dei laghi d’inverno

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Nella zona dell’Alto Garda e Ledro, basta un po’ di sole per godersi in questa stagione meravigliose escursioni, come la panoramica Busatte-Tempesta o il percorso di «Land Art» nella pineta di Pur

Care ragazze e cari ragazzi, per questo fine settimana vi proponiamo alcuni itinerari che vi porteranno alla scoperta del lago d’inverno. Preparatevi quindi a tuffarvi (non nel senso letterale del termine) nel Garda, stagione tutt’altro che in bianco e nero, ma piuttosto sorprendente e ricca di energia. Grazie al suo grande lago, la zona del Garda gode di un clima temperato eccezionale. Basta un po’ di sole per godersi piacevoli giornate con escursioni a piedi e persino in bicicletta.
Un classico del Garda trentino e da fare in questo periodo perché le temperature non sono troppo alte come nella stagione estiva (quando le rocce rilasciano calore) è un facile trekking lungo il sentiero Busatte-Tempesta, da Torbole sul Garda a Tempesta e viceversa. Il percorso è panoramico e poco impegnativo, non richiede particolari tecniche (però mettevi delle scarpe comode e un abbigliamento adeguato) e si snoda su un ripido costone a picco sul lago, attraverso una fitta vegetazione tipicamente mediterranea. Per superare i punti più ripidi sono state costruite diverse scalinate in ferro, per un totale di oltre 400 scalini (quindi niente passeggini). Una vista meravigliosa accompagna tutto il percorso lungo circa otto chilometri tra andata e ritorno. Potete scegliere di fare il percorso partendo dal parco delle Busatte sopra Torbole e in circa un’ora e mezza di camminata arrivate fino a Tempesta, una località che, ai tempi dell’Impero Austroungarico, segnava il confine con l’Italia. Si può ovviamente percorrere il sentiero anche al contrario iniziando da Tempesta verso Busatte, facendo però i gradini in salita. La spettacolare passeggiata vista lago, si snoda lungo la costa e supera due costoni, Corno di Bò (corno di bue) e Salt de la Cavra (salto della capra). Lungo il percorso ci sono cartelli descrittivi della flora e della fauna presente e del panorama che abbraccia Riva del Garda, Torbole e le montagne circostanti. Chi non vuole percorrere tutto il sentiero ad anello può arrivare a Tempesta e prendere per il ritorno un autobus di linea in direzione Torbole. Non ci sono punti di ristoro, bar, ristoranti, quindi occorre portarsi acqua e/o qualcosa da mangiare e fate attenzione alle scale se sono umide o bagnate.
Spostandoci un pochino rispetto al Garda e andando verso il lago di Ledro, incantevole e delizioso è l’itinerario Land Art nella zona di Pur, da vedere e rivedere perché cambia tantissimo in base alle stagioni. Sembra sempre di tornarci per la prima volta e con la neve è davvero magico e suggestivo. Dovete sapere che la val di Ledro offre una gran varietà di panorami, paesaggi e vegetazione tanto da essere riconosciuta dall’Unesco riserva della biosfera. Qui, potete trovare la val di Pur che si estende dal lago di Ledro fino alle pendici dei monti Tremalzo e Corno. Nella pineta di Pur, uno dei polmoni verdi della valle di Ledro, la creatività artistica si è fatta complice della natura attraverso un geniale lavoro di reinterpretazione degli spazi e degli elementi presenti, proposto da diversi artisti partecipanti al progetto. Lungo il suggestivo sentiero che costeggiando il torrente Assat conduce a Malga Cita, il paesaggio si fa custode e interlocutore delle opere che ogni anno vengono realizzate sul posto durante la stagione estiva. Hanno tutti nomi evocativi: Rave, Xennials Tribute, Incontri ravvicinati, Volti nella terra, Chiocciola, Violino e raccontano ognuna a proprio modo del complesso rapporto tra uomo, ambiente e natura. Di opere ce ne sono quasi una trentina. Se passate da quelle parti, non dimenticate di dirci qual è l’opera che vi è piaciuta di più!