gli appuntamenti
venerdì 3 Novembre, 2023
di Jessica Pellegrino
Si apre sotto il segno della danza questo weekend trentino ormai alle porte. A rischiarare i giorni di pioggia ci sono infatti due proposte che vedranno salire sui palchi della provincia grandi artisti della danza.
Venerdì, alle 20:30, il Teatro Zandonai di Rovereto ospita la compagnia Panzetti | Ticconi che inaugura la programmazione di danza del Centro S. Chiara nella città della Quercia. Sul palco c’è “Insel”: una creazione coreografica e sonora per quattro performer. Un balletto proposto in collaborazione con Oriente Occidente Dance Festival dove l’impatto fisico del naufrago su un’isola deserta e la caduta nel profondo della propria interiorità, vengono proposte come collisioni equivalenti.
«Due figure, sorvegliate dalle loro ombre, trovano nel monologo l’unico canale espressivo. Compiaciute dai loro stessi toni sofferenti non contemplano la presenza dell’altro. – spiega la compagnia – Precipitano nell’oscuro del proprio essere, inscenando il dramma del proprio narcisismo. Le ombre si estendono come oscurità maestosa e voce, una voce antica, profonda, che con vibrazioni telluriche dissestanti scardina ogni tipo di protagonismo egoico e lascia spazio, tra il terreno sformato e scosso, al possibile emergere di una comunità. Il lamento, da solitaria narcisistica espressione del singolo, si struttura in cadenzati gesti collettivi. Le prefiche conducono il rituale, mentre la voce dell’isola accompagna e lenisce». A completare la coreografia c’è poi la voce di Gavino Murgia che si ispira alla tradizionale tecnica del Cantu a Tenore originaria dell’isola di Sardegna.
È invece la danza di Cristiana Morganti la protagonista del weekend al Teatro Sociale. In doppia replica, sabato alle 18 e domenica alle 16, c’è “Behind the Light” il suo nuovo assolo. Dopo aver portato in scena, lo scorso anno, il suo personale omaggio a Pina Bausch, la danzatrice interpreta uno spettacolo che fin dalle prime battute conferma e rilancia, alla luce di una nuova maturità interiore, la grande ironia alternata a momenti di intensa poesia che sono la sua cifra distintiva.
Morganti, per oltre vent’anni storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, propone uno spettacolo autobiografico che racconta di una crisi familiare, professionale e intima. Una sequela di eventi con il tipico “effetto domino”, in cui una disgrazia pare chiamarne un’altra, in cui sembra venga meno ogni singolo punto di riferimento, ogni certezza. La vicenda personale risuona con intensità in chi guarda, dalla platea, in un momento storico che si può definire fra i più destabilizzanti della contemporaneità.
Accompagnati da un collage musicale che spazia da Vivaldi al punk-rock, da Giselle di Adolphe Adam, alla musica elettronica di Ryoji Ikeda, in Behind the Light si alternano momenti di danza e di parola, come l’irresistibile sfogo sui divieti stilistici che imbrigliano chi è cresciuto sotto la direzione di uno dei più grandi nomi della danza di sempre, Pina Bausch, o il tentativo ripetuto, e inevitabilmente sempre fallito, di spiegare lo spettacolo a chi guarda, così che poi “ci si possa rilassare” (il riferimento è all’ansia da prestazione che coglie anche lo spettatore esperto di fronte all’ermetismo di tanta danza contemporanea).
Al termine dello spettacolo di sabato Cristiana Morganti incontrerà il pubblico dialogando con Paola Carlucci.
Spazio anche alla musica con tanti concerti proposti nella provincia trentina. Il rock abbinato alla solidarietà è l’elemento distintivo dell’“Hard Rock World Tour – Oldies but Goldies”: a far ballare e cantare il pubblico del Teatro Auditorium di Trento venerdì è infatti la rock band degli Oldies but Goldies. Un gruppo composto da medici ed esponenti della protezione civile felicemente pensionati, ma musicalmente non appagati, che si esibiscono per sostenere, attraverso gli incassi, progetti solidali.
Dopo una lunga pausa dovuta anche alla pandemia, finalmente la band torna con un nuovo spettacolo concepito come ideale viaggio tra gli Hard Rock Cafe di tutto il mondo, pretesto per riproporre musiche e artisti di diversa provenienza, ma sempre sotto il segno del rock. Un concerto per divertirsi, ma che porta in sé un grande messaggio di beneficenza.
Sabato, alle 18, la Sala Sosat di Trento vede esibirsi Maurizio Pellegrini, voce recitante e Piero Rotolo, pianoforte, in “Enoch Arden” di Richard Strauss. Un melologo proposto nella versione italiana che combina il monologo ed una partitura musicale.
“Enoch Arden” narra la struggente storia di un marinaio che ritorna al suo focolare dopo anni di assenza.
Nell’ambito della rassegna Musicantica la suggestiva Badia di San Lorenzo di Trento ospita, sabato alle 20:30, l’ensemble di musica medievale Puy de Saint-Cyr impegnato nella Missa La Basse Danse di Guillaume Faugues e in musiche dai codici musicali trentini del Quattrocento. Una formazione composta da specialisti della musica antica – provenienti da Belgio, Francia, Italia e Spagna – capace di intrecciare stili e contesti compositivi in grado di accompagnare l’ascoltatore in una dimensione di profondo respiro spirituale e creativo.
L’ingresso è libero e non è prevista la prenotazione.
Largo anche agli spettacoli teatrali. Fino a domenica il Teatro comunale di Bolzano ospita lo spettacolo “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller in replica venerdì e sabato alle 19 e domenica alle 16.
A dirigere ed interpretare lo spettacolo c’è Massimo Popolizio che presenta una pièce ambientata in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn. “Uno sguardo dal ponte” è il dramma della gelosia di Arthur Miller, che scrive «l’azione della pièce consiste nell’orrore di una passione che nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo».
Sempre sabato, ma al Teatro di Meano, dalle 20:45 l’appuntamento è con “Baby Jane”: uno spettacolo che descrive in modo a tratti sarcastico e grottesco le esasperanti conseguenze del successo eccessivo, prematuro e poco meritato, non solo sulla protagonista del titolo – convinta ancora in tarda età di poter ottenere tutto ciò che vuole pestando i piedi – ma anche della sorella, cresciuta nella quasi totale anaffettività e nel paragone squalificante nei confronti di Jane, ai tempi più bella e capace.
Lo spettacolo si ispira liberamente al celebre film di Robert Aldrich “Che fine ha fatto Baby Jane?”, per tracciare le linee di un vero e proprio horror psicologico. Baby Jane mette in scena i danni incrociati dell’invidia e del senso di colpa sullo sfondo di una società contemporanea che ancora oggi propone il modello del successo ad ogni costo come obiettivo conforme di realizzazione umana e sociale.
Non possono mancare poi le proposte per i più piccoli. Eccone alcune che scandiscono questa prima domenica di Novembre. All’Auditorium S. Chiara di Trento, alle 16, per la rassegna Scappo a teatro la compagnia Teatro Gioco Vita propone un concentrato di leggerezza e ironia tratto dall’opera di Mario Ramos ovvero “Il più furbo. Disavventure di un incorreggibile lupo”.
“Il più furbo” vede in scena un solo attore-narratore che, aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra proprie del linguaggio teatrale di Teatro Gioco Vita e una qualità di movimento fortemente coreografica, interpreta tutti i personaggi della storia e ci conduce dentro un mondo sorprendente, dove la dimensione favolistica e quella realistica s’incontrano e si scontrano producendo quell’effetto comico e grottesco proprio della storia raccontata. Le figure in ombra, essenziali ma cariche di espressività e humor, e il linguaggio, diretto e scanzonato, contribuiscono a rafforzare i temi che la storia, senza moralismi, ci propone.
Al Teatro comunale di Sant’Anna di Vallarsa i piccoli spettatori potranno assistere a “Maria ferrovia e il disegno catturatore” della Compagnia delle Api operose in cartellone alle 16:30.
Infine, la “Famiglia Don Chisciotte” è invece la proposta del “Festival dei Piccoli” di Rovereto che in calendario, alle 17 nella Sala Filarmonica, vede Maria Vittoria Barrella e Stefano Pietro Detassis interpretare la nuova produzione di Elementare Teatro.
Uno spettacolo che indaga i sogni attraverso folli avventure in una famiglia al di fuori dagli schemi! In questo racconto Don Chisciotte e Sancho Panza sono in viaggio da tanto. Un tempo infinito che ha fatto dimenticare loro il giorno della partenza. La loro quotidianità fatta di poco cibo, dormite sotto le stelle e lotte contro le visioni e i nemici del mondo, verrà interrotta dall’arrivo di un nuovo compagno di viaggio: una bambina dentro un cesto.
La nuova famiglia di Don Chisciotte dovrà combattere contro il nemico più temibile per salvare Dulcinea e forse, ritrovare nuovamente la pace.
Festività
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L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»