Il caso

venerdì 10 Marzo, 2023

Una bomba sul greto dell’Adige a Mattarello: recuperata dagli artificieri

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L’ordigno risale alla Prima Guerra Mondiale. La siccità l'ha fatto riaffiorare

L’Adige si ritira, il livello si abbassa e dal fiume spuntano ricordi anche sgraditi, come la bomba che è stata trovata nei giorni scorsi a Mattarello da alcuni dipendenti forestali della Provincia che stavano facendo lavori in zona. Dal greto del fiume è riemersa una bombarda da 240 millimetri della Prima Guerra Mondiale di quelle quelle utilizzate dal Regio Esercito Italiano durante il conflitto.

Il ritrovamento è del 7 marzo e subito sono entrati in azione gli artificieri dell’Esercito del 2° reggimento genio guastatori alpini che l’hanno neutralizzata, in situazione di emergenza. A seguito del coordinamento con il Commissariato del Governo di Trento e del Comando Truppe Alpine dell’Esercito, la bomba è stato immediatamente recuperato dal Genio Alpino della “Julia”, messo in sicurezza e portato in un luogo idoneo per la demolizione finale, con la cornice di sicurezza delle Forze dell’Ordine e il supporto sanitario fornito dalla Croce Rossa Italiana.

In breve è stata dunque ripristinata la situazione, ripristinando la sicurezza di tutta la zona. Mattarello, con la “Untere Batterie Mattarello” faceva parte del sistema di fortificazioni della Fortezza di Trento e rivestiva un ruolo molto importante rappresentando un fondamentale sbarramento da Rovereto e dalla Vallagarina. Allo scoppio della guerra, però, era già considerato obsoleto e quindi venne disarmato e usato come magazzino. Dopo la guerra fu prima trasformata in deposito polveri dall’Esercito Italiano. Gli artificieri hanno disinnescato senza difficoltà l’ordigno, ma occorre ricordare che questo genere di bombe è ancora potenzialmente letale. Quindi il consiglio è di non toccarle e di chiamare imediatamente le forze dell’ordine in caso di ritrovamenti del genere. In questa situazione non si è resa necessaria l’attivazione dei protocolli molto più stringenti riguardanti il ritrovamento di ordigni sganciati da aerei, molto più potenti e potenzialmente letali. Ritrovamenti che negli anni scorsi sono stati tutt’altro che rari. In questi casi è anche interrotto il traffico in autostrada per evitare potenziali pericoli.