La storia

martedì 10 Settembre, 2024

Una vita da bidella: «Gli alunni mi dedicano temi e disegni. Ho creato con loro tanti legami»

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Lorena Nicheletti ha cominciato nel 1988: «Mi salutano per strada, ma a volte non li riconosco perché sono diventati due metri»

Una vita al servizio della scuola e dei bambini del Trentino. Per l’esattezza sono trentasei gli anni di servizio prestati da Lorena Nicheletti in qualità di collaboratrice scolastica: «Ho cominciato nel 1988 a fare questo lavoro e nel 93 sono arrivata alle De Gaspari, dove sono rimasta per dieci anni. Poi hanno accorpato il personale Ata tra gli Istituti comprensivi e sono arrivata qui».
E qui ha trovato un po’ la sua casa, da un punto di vista lavorativo.
«Sì mi sono sempre trovata benissimo, altrimenti non sarei rimasta per tutto questo tempo (ride). È un bel gruppo siamo qui tutti insieme e il lavoro viene riconosciuto. Quando sono arrivata la scuola era piena di alunni, poi sono un po’ diminuiti negli anni, per via del calo demografico e quindi siamo rimasti in sei classi».
C’è stato un cambiamento nella composizione delle classi corso degli anni?
«Sì, certo sono aumentati gli stranieri, ma questa è sempre stata una scuola molto accogliente e siamo molto contenti di averli».
E il trasferimento delle cinque classi da Ravina com’è andato?
«I preparativi sono stati impegnativi, anche perché avevamo quasi concluso le pulizie per le Savio del primo e del secondo piano, quindi di punto in bianco ci siamo trovati a dover portare avanti anche quelle per accogliere i bambini di Ravina con un tempo davvero risicato. Inizialmente ce ne occupavamo io e un mio collega che ora si è trasferito in un’altra scuola, poi sono arrivate le altre due colleghe e due delle Bronzetti. Abbiamo avuto due o tre settimane, anche gli operai sono stati bravissimi a finire i lavori per tempo. Alla fine, ce l’abbiamo fatta (ride)».
E nel corso degli anni ci sono stati bambini a cui ti sei affezionata?
«Tanti, se proprio devo dire qualcuno è stata qui anche mia figlia, che adesso sta facendo l’ultimo tirocinio come infermiera. Ma poi ci sono stati tanti altri bambini, alcuni mi salutano in giro ma io non li riconosco perché ormai sono diventati grandi… poi oggi i ragazzi diventano degli armadi in pochissimo tempo (ride). Mi trovo bambini piccolini che ora sono alti due metri. Nel corso degli anni si sono creati tanti legami. Anche lo scorso anno ci sono stati dei bei momenti».
Ad esempio?
« Mi hanno dedicato dei disegni e poi una bambina che faceva ripetizioni nel pomeriggio ha scelto me come soggetto per un tema su una persona speciale. Ha dovuto intervistarmi per scrivere, è stato un momento emozionante».