La fisarmonica verde

martedì 25 Luglio, 2023

Un’avventura tra volti, pedalate e memoria. Eccoci in regione

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Il viaggio di Andrea Satta e della sua speciale comitiva arriva il 25 luglio a Brennero con la pastasciutta antifascista e a Vipiteno (ore 17.30) con lo spettacolo

Dal campo di concentramento tedesco di Lengenfeld a Roma in bicicletta in venti tappe attraverso Germania, Austria e Italia sulle orme del padre Gavino e nel ricordo dei 650.000 soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943. È il viaggio di Andrea Satta, cantante del gruppo musicale dei Têtes de Bois, insieme al figlio Lao e ai suoi musicisti, per ricordare l’epopea degli internati militari italiani (Imi). Il T quotidiano segue giorno per giorno il viaggio attraverso un diario scritto da Satta.

Il tempo è magico e infernale, se non le guarisce comunque attenua le ferite e con lo stesso metodo cui le attenua le fa dimenticare a chi non le ha provate sulla propria pelle. Giorno di pausa nel Nord-Tirolo e ne approfitto per fare il punto della situazione.
Noi siamo qui in bici per combattere il rischio dell’oblio e anche quello della sacralizzazione, cioè che tutto venga ricondotto a rito sterile che inaridisce, ma almeno il sacrificio della vita, della salute e la ricerca della libertà devono restare vivi nella mente. Questa avventura è un tracciante, un enzima aggregante, un agglutinante, eppure un gesto leggero, espressivo e volante. Chi vuole si aggiunge per un un’ora, per un chilometro, per un caffè, per un bicchiere di vino o per tre settimane. Potrei farvi innamorare dei volti e delle storie che si stanno affacciando sul percorso, ma forse non c’è spazio. Lo spazio è infinito eppure è sempre un infinito recintato, purtroppo. Vi racconto volando, immaginate di più, se potete e non sbaglierete: Il 25 luglio, e non è un giorno a casa o, al Brennero pastasciutta antifascista davanti alla stazione dove gli IMI, stipati nei vagoni dei treni merci, si domandavano che fine avrebbero fatto e speravano di non andare in Germania. La sera stessa picchiata su Vipiteno e Fisarmonica Verde in scena con tanti ospiti, Jakob De Chirico, e tre pregiati giornalisti Toni Jop, Roberto Cesaroni e Simone Casalini del giornale “T” (con la voce narrante di Roberto Ceccarelli), un importante voce del Trentino-Alto Adige. Ancora bici per Bolzano il 26 luglio, meta il Muro del Lager, porteremo lì un mazzo di fiori. In quel posto sono successe cose orrende e molti nazisti se la sono scampata con la complicità di troppa gente. Vorrei qui ringraziare Arno Kompatcher, governatore dell’Alto-Adige che, prima volta nella Storia, ha affrontato, nella bellissima intervista di Toni Jop, questa dura pagina nella memoria atesina, perché questa bellissima terra non merita in alcun modo di ereditare macchie di dolore.

A Lavis il 27 luglio ospite Renato Sarti e a Rovereto è tutto un felice lungo Adige, incontri con le autorità comunali e bambini a pedalare. Ci accompagneranno da qui a lì e da lì a la’, organizzati da Luciana Chini, e così a Verona, il 29 luglio, che si raggiunge dopo la sosta a Pescantina che fu luogo di raduno e smistamento degli IMI nei confusionari giorni del rientro dai Lager. Sarà Damiano Tommasi, il sindaco della città, ad accogliere i ciclisti. Ospiti dello spettacolo al MuraFestival Enrico De Angelis, storica anima del Premio Tenco e la voce Ilaria Peretti. Tutta pianura ora per Fossoli domenica 30 e li, a quel cancello del campo dì concentramento, ancora un mazzo di fiori e la mattina dopo un veloce incontro con le autorità comunali di Carpi di cui Fossoli è frazione, presente la delegazione Anei che ci raggiungerà anche al Passo della Futa il 1 agosto, a Fiesole, il 2, dove l‘’ospite del giorno sarà Paolo Hendel e a Bucine, il 3, e qui l’incontro è con Davide Riondino, con la cura di Mauro Perini di Anei Toscana. Ma un passo indietro: a Bologna, il 31 luglio, a Villa Aldini, sui percorsi dell’Osservanza, ci attende l’assessore alla Cultura della città Elena Di Gioia e la compagnia Archivio Zeta che con amore ci ospita anche al Cimitero Germanico della Futa (sempre il 1 agosto); scusate qualche andirivieni temporale, ma anche le ruggenti “Hit Parade” strillate da Lelio Luttazzi alla radio esordivano spesso con il “quinto posto occupato da …”, invece che proporre una placida sequenza di brani dal primo o dall’ultimo in classifica come sarebbe stato razionale. Alla Futa ci sarà il Console tedesco a fare gli onori di casa. Lassù lo spettacolo è previsto fra le trentamila lapidi dei soldati tedeschi, giovanissimi nazisti, vittime anche loro della follia di quegli anni. Come dire che la guerra non risparmia neppure i carnefici. A Bologna, a Villa Aldini e al Passo della Futa due spettacoli al tramonto, con ospite Lorenzo Pavolini, scrittore e conduttore radiofonico di RadioRai3. Lorenzo scopri a dodici anni di essere il nipote di un altro Pavolini, Alessandro, il gerarca nazista, ultimo segretario del PNF a Salo’, uno dei pezzi grossi appesi a testa in giù’ in Piazzale Loreto. Un nonno inquietante da gestire nell’infanzia di un ragazzo. Nell’attraversare l’Appennino, sulla tosta salita del Passo della Futa, pausa pranzo a Casedro da Grazietta De Maria, si parlerà di velocità lenta e di magia dell’incontro. E saremo così a Cenci, vicino ad Amelia, in Umbria, nella campagna sperduta e didattica del maestro Franco Lorenzoni,, spettacolo nella notte intorno al fuoco con ospiti, oltre a Franco, Ascanio Celestini e lo storico Sandro Portelli.
Ci avviciniamo a Roma, l’approdo di questo lungo viaggio, penultima tappa a Vignanello, nel viterbese, ospiti Piero Brega, storico cantautore e Maria Grazia Calandrone, pregiata poetessa. Di Roma che dirvi, l’appuntamento è nella piazza del Verano, ospiti Mario Tozzi e il regista della Fisarmonica Verde Ulderico Pesce. Una pattuglia dei vigili urbani scorta dal Raccordo Anulare fin sul palco i ciclisti che nel frattempo sono aumentati con la partecipazione di Fiab, Anei, Aned, Anpi, Arci, l’Acp (l’Associazione Culturale Pediatri), l’appoggio dell’assessorato alla Cultura di Roma Miguel Gotor e del secondo Municipio di Roma Fabrizio Rufo e le parole bellissime che accompagnano ogni colpo di pedale, scritte per Andrea, per Lao e per tutti coloro che viaggiano con loro da Liliana Segre.

* Cantante dei Têtes de Bois