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giovedì 2 Febbraio, 2023

Università, il direttore del Cismed: «Medicina, servono aule e laboratori»

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Parla Olivier Jousson: «A Palazzo Consolati vicini alla saturazione». In arrivo entro il 2023 altri 7 docenti «clinici»: ecco tutti gli ambiti

Aule più grandi, sale studio, servizi e laboratori di ricerca, oltre a quelli didattici. In attesa della definizione di un progetto definitivo, il direttore del Cismed fissa alcuni capisaldi della futura cittadella della salute in via Monte Baldo (a Trento), dove sarà costruita la sede definitiva per le Professioni sanitarie e per una parte delle attività di Medicina. Un polo, sempre più urgente. «Oggi siamo molto vicini al punto di saturazione», spiega Olivier Jousson, che guida il Centro interdipartimentale di scienze mediche (Cismed) dell’Università di Trento. Intanto nei prossimi mesi saranno banditi altri 7 concorsi per i docenti in convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale: si va dalla gastroenterologia alla nefrologia.
Il polo unico
Come confermato dalla Provincia (il T di ieri) — dopo le scintille in conferenza stampa tra il rettore e l’assessora alla salute — il polo sarà appunto realizzato nell’area di 20mila quadrati che si estende tra il parcheggio Monte Baldo e la sede di Impact hub Trentino. Oggi il sito è occupato da edifici dismessi e da strutture date in locazione a Set, la società del gruppo Dolomiti energia che si occupa della distribuzione di energia elettrica. Patrimonio del Trentino (Pdt), proprietaria dell’area, ha chiarito che la società ha già chiesto la disdetta. Quindi «non ci sono intoppi — ha riferito il presidente di Pdt, Andrea Maria Villotti — Contiamo di realizzare il polo entro il 2025». In via Monte Baldo, in particolare, nascerà la sede definitiva delle Professioni sanitarie: infermieristica, fisioterapia, tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, tecniche della riabilitazione psichiatrica, igiene dentale e assistenza sanitaria. Nella stessa struttura, inoltre, saranno realizzate le stazioni di simulazione — come le sale operatorie — utilizzate anche dagli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Spazi più grandi e laboratori
«Ad oggi è stata fatta solo una progettazione di massima finalizzata ad accertare l’adeguatezza del sito in rapporto al numero di studenti che raggiungeremo», spiega il direttore del Cismed, Olivier Jousson. A regime saranno oltre mille gli studenti dei corsi di Medicina e delle Professioni sanitarie. Quali sono le esigenze a cui dovrà rispondere il nuovo polo? «Servono innanzitutto aule più grandi, soprattutto per i corsi delle Professioni sanitarie», dice Jousson.
Discorso diverso per il corso di Medicina, per il quale l’attuale sede di Palazzo Consolati rischia di diventare troppo piccola. «Quando partirà il quarto anno, il prossimo settembre, abbiamo le aule per accogliere gli studenti, ma siamo molto vicini al punto in cui servirà un maggior numero di aule», sottolinea il direttore del Cismed. Come si coprirà questo fabbisogno, però, non è ancora chiaro. Perché il dirigente del Dipartimento salute della Provincia, Giancarlo Ruscitti, ha chiarito che «le lezioni frontali proseguiranno a Palazzo Consolati e che in via Monte Baldo non ci sarà una sede temporanea per Medicina: lì saranno ospitati solo i simulatori». La gran parte delle attività della Scuola di Medicina si svolgerà invece nel nuovo polo sanitario-universitario nella vicina area in via al Desert.
In attesa però della realizzazione del nuovo ospedale trentino, «la sede in via Monte Baldo dovrà essere idonea ad ospitare laboratori pesanti di ricerca — afferma Jousson — I laboratori saranno decisi sulla base delle specializzazioni che attiveremo».
Entro il 2023 altri 7 «clinici»
In aggiunta agli spazi fisici, una tappa importante per Medicina consiste nell’arruolamento dei docenti in convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale, che ricoprono il duplice ruolo di professore e direttore di unità operativa. Lunedì scorso sono stati presentati i primi quattro professionisti di anatomia patologica, anestesia, neurologia e radiologia. Un altro docente «clinico» sarà nominato a metà mese per l’ambito di medicina interna. Ed entro la fine dell’anno, ha annunciato l’ateneo, saranno banditi 7 nuovi concorsi per i professori in convenzione. «Ne arriveranno 7 per otorinolaringoiatria, neurochirurgia, nefrologia, chirurgia maxillo facciale, diagnostica per le immagini e radioterapia, gastroenterologia e geriatria», precisa Jousson.