cronaca
sabato 6 Aprile, 2024
È morta la base jumper dispersa sul Monte Brento
di Chiara Turrini
L'incidente è avvenuto alle 7.35 di questa mattina. Il ritrovamento del corpo è avvenuto attorno alle 16

È iniziato alle 7.35 di questa mattina, il lungo calvario per la ricerca di una base jumper dispersa, e poi trovata orai morta, dopo un salto dal monte Brento, nella valle Basso Sarca.
La donna, canadese classe 1983, aveva tentato di chiamare i soccorsi per farsi raggiungere. Sfortunatamente, dopo oltre otto ore di ricerca gli uomini del Soccorso Alpino hanno ritrovato il corpo esanime della donna lungo la parete di roccia. Per la quarantenne non c’è stato nulla da fare.
Secondo quanto riportato dal Soccorso Alpino si tratta dell’intervento di soccorso più complesso degli ultimi anni: la zona era irraggiungibile con l’elicottero e sono scese in campo tre squadre di soccorritori in parete. Sei le persone che si sono calate in arrampicata scendendo la parete fino alla donna, mentre una decina i volontari a supporto logistico. L’intervento è ancora in corso dalle 7.40 di questa mattina.
il caso
Varone, vernice sulle pareti e scritte sulla lavagna: vandali devastano la scuola. Pulita dagli alunni
di Leonardo Omezzolli
Hanno aspettato le vacanze di carnevale per entrare nell’edificio e mettere a soqquadro un’intera aula gettando tutto a terra. Vicari: «Queste pareti sono la nostra voglia di bellezza»
L'intervista
Cecilia Molinari, astro nascente della lirica: «Io medico, poi ho scoperto il canto. L'opera è senza filtri, non c'è autotune»
di Annely Zeni
La mezzosoprano rivana si racconta dopo la vittoria del prestigioso Premio Abbiati: «Rosina del Barbiere di Siviglia il personaggio che ho studiato di più. Nel 2026 debutto negli Stati Uniti»
Intervista
Il rap del Trentino diventa antologia. Ares Adami: «Collezioniamo i testi, è un genere che evolve»
di Lorenzo Perin
Il nuovo progetto editoriale raccoglie versi sparsi e valorizza il mondo della parola in provincia. Fanizza, ex responsabile della Biblioteca civica di Riva del Garda: «Il rap ha la dignità di finire su carta»