La sanzione
mercoledì 22 Maggio, 2024
di Redazione
Aveva in casa 539 sigarette elettroniche e numerosissimi flaconcini contenenti sostanze da fumo autoprodotte, materiale che la Guardia di finanza di Trento ritiene fosse oggetto di contrabbando e vendita abusiva. A finire nei guai un italiano che è stato denunciato e ha ricevuto una sanzione, salatissima, di 860mila euro.
Le informazioni preliminarmente raccolte, mediante la consultazione delle banche dati in uso nonché da fonti
aperte, avevano, in prima battuta, insospettito i finanzieri della tenenza di Cles circa l’esistenza di una vera e propria attività commerciale abusiva ed illecita, operata sia mediante vendita diretta che tramite canali social.
È scattata quindi la perquisizione domiciliare, che ha consentito di rinvenire e sequestrare le citate sigarette elettroniche sprovviste di etichettatura in lingua italiana, del marchio CE, in larga parte, contenenti un valore di nicotina superiore al massimo previsto e consentito dalle norme europee, quindi, potenzialmente nocive per la salute dei consumatori.
Nel corso delle operazioni, i Finanzieri hanno, altresì, rinvenuto una macchina etichettatrice, dosatori, biglietti da
visita pubblicitari, basi aromatiche ed agenti chimici necessari all’autoproduzione, nonché tutto l’occorrente per
la spedizione degli ordini ricevuti online.
Successivamente, tramite l’analisi della documentazione acquisita, è stato ricostruito il giro d’affari dell’illecita
attività posta in essere, quantificato nella commercializzazione e/o detenzione di una quantità di prodotto da
fumo pari a 1,7 quintali.
Al termine degli accertamenti, oltre alle violazioni di carattere penale segnalate alla Procura della Repubblica di
Trento, nei confronti del responsabile è stata irrogata una salatissima sanzione accessoria pari a circa 861.000,00 euro, al netto delle imposte indirette e di consumo evase.
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