sport
lunedì 13 Marzo, 2023
di Davide Sgrò
L’Unione Sportiva Lavis ha spento la sua settantesima candelina: un traguardo importante per un’associazione fatta di passione e successi. Era una domenica l’8 marzo del 1953, quando da una fusione tra Amigos, Libertas e Ac Condor che avevano proseguito l’attività dell’UsBA (Unione sportiva Bassa Avisio), durata fino al ’45, nacque l’attuale sodalizio sportivo.
Ad oggi l’Us Lavis si compone di circa 335 tra atlete e atleti: 235 per quanto riguarda il calcio a cui si aggiungono un centinaio di ragazze del volley, comprese le prime squadre, senza dimenticare i circa 70 tra allenatori, dirigenti e accompagnatori che ogni giorno contribuiscono alla buona riuscita delle attività. Per quanto riguarda il calcio le formazioni si dividono in piccoli amici, primi calci, pulcini, esordienti (tre squadre), giovanissimi (due squadre), allievi, juniores ed infine l’eccellenza. Il volley invece si compone di: minivolley, under 12, under 13, under 14, under 13, prima divisione e serie C.
Il direttivo è composto da ventuno persone: il presidente Marcello Rosa a cui si aggiungono venti dirigenti fra calcio e pallavolo. Roberto Andreatta è il direttore generale. Ci sono poi due vicepresidenti: Luca Barbacovi, delegato per il calcio e responsabile del settore giovanile, e Andrea Zanetti, delegato per il volley. Stefano Manfioletti è responsabile dell’area tecnica per la prima squadra mentre Alessio Prandi è il responsabile per le attività di base.
Da quell’otto marzo 1953 tante cose sono cambiate, ma sicuramente non lo spirito: «Cerchiamo di trasmettere la nostra passione, il nostro amore per il calcio vecchio stile. Il mondo si è evoluto in termini di risorse e informazioni, ma noi dobbiamo preservare il vecchio gioco: a volte la televisione va a rovinare questo spirito e ci capita di dover frenare alcuni ragazzi. Allo stesso tempo notiamo che sia per il calcio che per il volley hanno un grande spirito di appartenenza, ed è molto importante. Anche tra genitori si è creato un bel gruppo e i ragazzi ne giovano: notiamo che c’è un trasporto diverso e questo contribuisce a creare un clima così».
Il Lavis è in contatto anche con società professionistiche: ogni mese vengono organizzati piccoli tornei, amichevoli, trasferte. «Abbiamo creato un qualcosa a Lavis che prima non c’era e questo genera interesse anche in qualche giovane da fuori: questo è indice di come il buon lavoro che pensiamo di fare ogni giorno venga riconosciuto. Nella Rotaliana tante società sportive stanno scomparendo, questo nel bene e nel male ci dà la spinta a migliorarci perché su di noi cresce un’aspettativa. Rispetto al periodo pre pandemico abbiamo registrato un aumento di ragazzi: hanno tanta voglia di fare, se avessimo a disposizione un terzo campo sportivo, lo riempiremmo».
Non sono mancati gli auguri dell’amministrazione comunale, che in una lettera al presidente Rosa ha scritto così: «La storia dell’Us Lavis è una storia collettiva di attaccamento quotidiano a quei valori più sinceri che sono da sempre un pilastro della nostra comunità: condivisione, solidarietà, reciprocità, volontariato, amicizia. Questa storia è la storia di tutti noi. Ogni giorno vi prendete cura di un pezzo importante della nostra comunità e aiutate tanti giovani a crescere, a stare insieme con rispetto reciproco, a diventare cittadini attivi. Il vostro impegno svolto nel solco di chi vi ha preceduto, ha un valore sociale inestimabile di cui il nostro comune non potrebbe fare senza».