il fatto
mercoledì 17 Gennaio, 2024
di Redazione
I Finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno sequestrato ingenti disponibilità finanziarie riconducibili a una società trentina operante nel settore della lavorazione di prodotti in marmo e pietra.
Le lunghe indagini delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica hanno permesso di appurare che la società, beneficiaria di circa 150.000 euro derivanti da risorse connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), aveva utilizzato gran parte dei fondi percepiti (oltre 98.000 euro) per pagare gli stipendi del personale, i fornitori e persino le imposte, in netta violazione degli scopi iniziali del progetto che, invece, prevedeva l’utilizzo delle risorse per il rafforzamento della competitività aziendale internazionale mediante la transizione digitale ed ecologica.
Sulla base degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dei saldi attivi dei conti correnti nella disponibilità della società beneficiaria e del suo rappresentante legale, il quale è stato denunciato per il reato di malversazione di erogazioni pubbliche.