sanità
mercoledì 9 Novembre, 2022
di Redazione
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Trento, consapevole dei rischi della influenza stagionale per le persone più fragili in un periodo ancora complicato dal CoViD – 19, aderisce e sostiene la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Dopo due anni di assenza, quello in arrivo potrebbe essere l’inverno del ritorno dell’influenza, che andrebbe a braccetto con la recrudescenza di CoViD – 19. Una combinazione dalle possibili conseguenze pesanti, specialmente per le persone anziane e più fragili.
Nella giornata dell’8 novembre 2022, dunque, il Consiglio Direttivo, la Commissione Albo Infermieri, la Commissione Albo Infermieri Pediatrici e il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ordine, come negli anni precedenti, hanno deciso di dare, per primi, esempio di responsabilità e coerenza aderendo alla vaccinazione. Un segnale forte, un messaggio per sensibilizzare ancora di più le infermiere, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che sono a maggior rischio di contrarre il virus per il quotidiano contatto con i pazienti.
«Vaccinarsi è un atto di responsabilità e coerenza rispetto ai valori deontologici della professione infermieristica: dobbiamo essere modelli positivi, un esempio, ed il buon esito della campagna in tutta la Provincia Autonoma di Trento dipende anche da noi. Ecco perché vogliamo che i cittadini sappiano dell’importanza di questo vaccino, lo strumento più sicuro ed efficace per evitare l’influenza. Vaccinarsi tutela la propria salute ed evita a sua volta di trasmettere l’influenza ai propri famigliari, ad altri operatori sanitari e ai pazienti, spesso anziani e fragili, di cui ci prendiamo cura tutti i giorni in ospedale, sul territorio, in RSA e negli ambulatori e che possono andare incontro a forme gravi, o addirittura letali, della malattia» ha affermato il presidente Daniel Pedrotti.
«Spero che la diffusione di questa nostra testimonianza possa contribuire a sostenere e credere nella prevenzione, arma imprescindibile a difesa del Servizio Sanitario Nazionale e a tutela della salute dei cittadini. Quest’anno è ancora più importante e in Trentino il numero degli operatori sanitari che aderisce alla vaccinazione antinfluenzale, pur essendo in costante aumento, è ancora troppo basso. In questo momento ridurre il numero di persone con influenza renderà anche più facile la gestione dei casi CoViD – 19, che sicuramente ci saranno» ha concluso il Presidente Daniel Pedrotti.