L'intervento

domenica 21 Luglio, 2024

Val di Fassa, attraversa il nevaio a quota 2600 senza ramponi e scivola per 80 metri: soccorsa

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Al passo Ombretta la comitiva di sei americani. La donna, 56 anni, ha riportato dei traumi ed è stata portata in elicottero all'ospedale di Cavalese

Un’escursionista statunitense di 56 anni è stata elitrasportata all’ospedale di Cavalese per i traumi riportati dopo essere scivolata per circa 80 metri su una lingua di neve, mentre stava percorrendo il sentiero 612 nei pressi del passo Ombrettola in Val di Fassa, a una quota di circa 2.600 metri. La donna era la prima di una comitiva di sei persone e nel provare ad attraversare un nevaio con gli scarponi senza ramponi o catenelle è scivolata lungo il pendio. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.10.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha sbarcato in hovering sul ghiaione poco lontano il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, insieme all’equipe sanitaria. Mentre l’infortunata, cosciente e collaborativa, veniva raggiunta dai soccorritori e stabilizzata, l’elicottero ha portato in quota un operatore della Stazione Alta Val di Fassa per assistere i compagni di escursione, che erano spaventati. L’infortunata è stata recuperata a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferita all’ospedale di Cavalese, mentre i cinque compagni di escursione sono stati accompagnati fino al rifugio Contrin dall’operatore della Stazione Alta Val di Fassa. Nel traferimento a piedi, avvenuto sotto un temporale, un uomo della comitiva è scivolato e nella caduta si è infortunato ad una mano. Raggiunto il rifugio Contrin, tutta la comitiva è stata trafserita a valle con un mezzo del Soccorso Alpino, grazie a due operatori della Stazione Alta Val di Fassa che, nel frattempo, erano saliti per dare assistenza. L’infortunato alla mano, un uomo statunitense del 1959, è stato consegnato all’ambulanza a Canazei.

In una giornata caratterizzata da numerosi interventi in tutto il Trentino, gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino sono stati particolarmente sollecitati. Nel corso della mattinata hanno prestato soccorso a quattro concorrenti della Dolomiti Skyrace: una persona infortunata a una caviglia e una con un problema al tendine d’achille in Val Lasties, una persona caduta in seguito a un malore e una con un trauma a un arto inferiore sul Piz Boè. Tre dei quattro concorrenti sono stati elitrasportati all’ospedale di Cavalese.

Intorno alle 15, un biker polacco del 1979 si è infortunato alla schiena lungo la pista di downhill Tutti Frutti (Canazei). L’uomo è stato raggiunto da due operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino e, successivamente, dall’elicottero di Trentino Emergenza. Sotto il temporale, il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati sbarcati in hovering. L’uomo è stato stabilizzato, imbarellato, recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello e portato all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Infine, intorno alle 17 gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa sono saliti al rifugio Crepa Neigra (Canazei, Val di Fassa), insieme a un infermiere, per soccorrere un bambino del 2019 con convulsioni all’interno del rifugio. Il bambino è stato stabilizzato e trasferito a valle, per essere consegnato all’ambulanza