arte
giovedì 27 Giugno, 2024
di Redazione
Un trekking culturale dedicato al grande artista Bartolomeo Bezzi in occasione dei 100 anni dalla sua scomparsa. Questa la nuova iniziativa per ricordare Bartolomeo Bezzi, artista nato a Fucine di Ossana nel 1851 e morto a Cles nel 1923, in onore del quale nell’ultimo anno sono state realizzate parecchie iniziative di ricordo e valorizzazione, grazie ad un vasto progetto condiviso da vari enti fra i quali il Comune di Ossana, il Comune di Cles, il Centro Studi per la Val di Sole, il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto ed il Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali. Nel corso del 2023 si sono infatti succeduti una serie di eventi espositivi e di approfondimento in un percorso coordinato, che ha riacceso i riflettori sull’opera e la vita del grande artista e divulgatore culturale: mostre a Castel Caldes, alla Torraccia di Terzolas, al Palazzo Assessorile di Cles ed al Mart di Rovereto, conferenze in diversi luoghi delle Valli di Sole e di Non ed una ricca giornata di studi promossa dal Centro Studi per la Val di Sole ospitata il 26 agosto scorso al Teatro comunale di Fucine di Ossana. Il Trentino ha così dimostrato di sentirsi giustamente fiero di questo suo artista, che seppe interpretare con riconosciuta maestria il fascino del paesaggio alpino, la poesia dei laghi lombardi e della campagna romana, l’atmosfera degli antichi quartieri di Verona, la bellezza incomparabile di Venezia ed essere stato al contempo uno dei fondatori della Biennale d’Arte di Venezia ed il selezionatore degli artisti da tutto il mondo per l’Esposizione Internazionale di Roma del 1911. Il 16 marzo scorso il Comune di Ossana ha organizzato, presso la Sala Conferenze Jacopo Aconcio, un incontro di approfondimento sulla figura del grande pittore solandro – considerato unanimemente il più importante pittore trentino dell’Ottocento, dopo Giovanni Segantini – con la partecipazione degli storici dell’arte Marcello Nebl e Roberto Pancheri. Ora, a conclusione delle celebrazioni del “Centenario Bezziano”, la sinergia tra i Comuni di Ossana e di Pellizzano, con la collaborazione di Apt Val di Sole e del Centro Studi per la Val di Sole, ha permesso di aprire un trekking culturale dedicato al grande artista di Fucine che nonostante gli anni trascorsi a Milano, Verona e Venezia, è sempre rimasto legato alla propria terra d’origine. Tale attaccamento è dimostrato dalle numerose opere dedicate all’alta Val di Sole, datate tra il 1872 e il 1892: poetiche visioni dell’amata Valpiana, scorci di case rustiche a Ossana con la vetta del Vioz a fare da sfondo, o le ampie vedute con i paesi di Pellizzano, Cusiano e Ossana, raffigurazioni degli antichi mulini di Pellizzano, del colle Tomino e del Castello di San Michele a Ossana.
È stato quindi strutturato un percorso lungo le vie dei territori comunali di Ossana e di Pellizzano con pannelli esplicativi che permettono di scoprire i luoghi del cuore di Bartolomeo Bezzi e le opere pittoriche dedicate al proprio territorio. Un’apposita mappa – stampata sul retro di ogni singolo pannello e su una cartolina in distribuzione presso gli uffici turistici di Fucine e di Pellizzano – guida gli ospiti e i residenti attraverso un inedito trekking culturale che invita ad esplorare le bellezze naturali e paesaggistiche camminando tra i borghi e ad apprezzare lo stesso punto di vista di alcuni dei capolavori di Bartolomeo Bezzi. Il trekking è inoltre accompagnato da una “caccia al tesoro” pensata per gli ospiti e per le famiglie: risolvendo un cruciverba, dopo aver individuato le soluzioni nei testi dei pannelli e riconsegnando la cartolina correttamente compilata agli uffici turistici, si riceverà un simpatico omaggio “firmato” Bartolomeo Bezzi.
mercatini
di Gabriele Stanga e Pierluigi Faggion (foto)
Parte in quarta la trentesima edizione della manifestazione, che attira ogni anno a Trento turisti da tutta Italia e non solo. Alle 17 in Piazza Duomo si si accenderanno le 22mila luci
gli eventi
di Jessica Pellegrino
Al Teatro Sociale in scena «Cose che so essere vere (Things I Know to Be True)» di Andrew Bovell: il primo allestimento italiano di questo toccante, divertente e coraggioso dramma