viabilità
venerdì 28 Ottobre, 2022
di Redazione
Primi passi di Valdastico. Sebbene la variante non contenga previsioni infrastrutturali, la direzione presa dalla Provincia è evidente e chiara. Ora si ha lo strumento necessario a più approfonditi progetti per la risoluzione del discusso collegamento con il Veneto.
Con una delibera proposta dal vicepresidente Mario Tonina la Giunta provinciale ha approvato in prima adozione la variante al Piano urbanistico provinciale per “l’ambito di connessione Corridoio Est”, in corrispondenza con il quadrante sud orientale del Trentino. L’obiettivo è dotare la pianificazione provinciale degli strumenti adeguati per risolvere il tema del collegamento con il Veneto, dei volumi di traffico che interessano la Valsugana e delle esigenze di connessione che esprimono in particolare i territori della Vallarsa e degli Altipiani cimbri. Si delinea quindi attraverso l’area considerata – fra Trento, Rovereto sud, la Valsugana, gli Altipiani e le valli del Leno – una direttrice di connessione aggiuntiva, rispetto a quella nord-sud e a quella est della Valsugana, sulla quale possa essere presa in considerazione anche un’infrastruttura importante di collegamento del Trentino verso l’esterno.
La variante, analogamente al documento preliminare del 2021, non contiene previsioni infrastrutturali. Ma introduce, come principale novità, proprio “l’ambito di connessione”. Cioè lo strumento innovativo disciplinato dall’articolo 41 del PUP, modificato dalla variante stessa, che è una “griglia” metodologica per valutare qualsiasi ipotesi di infrastruttura alla luce del criterio di multimodalità e dell’esigenza di massimizzare la risposta al fabbisogno di connettività del territorio. “Significa – spiega Tonina, d’intesa con il presidente Maurizio Fugatti – che si capovolge l’ottica di valutazione: è il territorio ad essere al centro dell’esame di qualsiasi progetto infrastrutturale possa interessarlo, comprese le iniziative che possono bussare alla porta del Trentino come l’ipotesi di allacciamento A31 Valdastico nord con l’A22. Spetta quindi alla soluzione proposta dimostrare in che modo contribuisce a migliorare l’esigenza di connessione dell’intero ambito considerato”.
«Per essere ancora più chiari – prosegue Tonina – qualsiasi sia la soluzione infrastrutturale all’attenzione, anche la Valdastico, noi non diciamo né sì né no né dove, ma come. Cioè precisiamo quali sono gli elementi ambientali, economici e sociali utili a valutare tra le diverse alternative la migliore soluzione possibile per il territorio».
La nuova strumentazione prevista con la variante è coerente con le politiche europee di coesione creando il contesto perché possano essere perseguiti i criteri di adempimento per l’accesso ai finanziamenti del Programma Operativo FESR, del Fondo di Sviluppo e Coesione del FSE Plus attraverso la redazione di un piano provinciale della mobilità per stralcio o la presentazione di una o più ipotesi progettuali di massima.
Le osservazioni al documento preliminare parte integrante della valutazione
Punto importante, a costruire la griglia di analisi contribuiscono tutte le osservazioni presentate nella fase di consultazione del documento preliminare dalle comunità e dagli enti interessati, che sono divenute parte integrante degli elementi di base della valutazione. «Anche in questo caso – aggiunge Tonina –, significa che tutti quei pareri, ad esempio da parte dei Comuni laddove davano indicazioni tecniche sugli aspetti di cui tenere conto per valutare un’infrastruttura, saranno adeguatamente considerati».
Il progetto di modifica al Pup affronterà ora la fase di consultazione in vista dell’approvazione finale.
La documentazione della variante, nei suoi allegati completi anche dei contributi e delle osservazioni al documento preliminare, sarà a disposizione del pubblico per 90 giorni consecutivi e verrà trasmesso ai soggetti individuati dalla legge (Terza commissione del Consiglio provinciale, Consiglio delle Autonomie locali, commissione provinciale per l’urbanistica e il paesaggio-CUP, ministero competente, Provincia autonoma di Bolzano) che potranno esprimere il parere in merito. Contestualmente la documentazione sarà trasmessa agli organismi competenti in materia ambientale. La documentazione completa sarà disponibile anche sul sito del Servizio urbanistica e sul portale della Provincia autonoma di Trento.