la storia
venerdì 21 Marzo, 2025
Valfloriana, Malga Sass riparte con Diego Dallapiccola, 27 anni: «Piatti tipici e laboratori con le api»
di Samanta Deflorian
Al pascolo ci saranno circa 30 vacche di razza grigio alpina, alcuni cavalli e una decina di pecore

Dopo due anni di chiusura Malga Sass, situata a 1950 metri nel comune di Valfloriana, tornerà a risuonare di muggiti e campanacci e ad attirare i viandanti con i profumi della cucina. La riapertura (prevista attorno alla metà di giugno) arriva dopo un contenzioso tra il comune di Valfloriana e la precedente gestione che aveva portato il comune a rescindere il contratto d’affitto per violazioni del disciplinare e inadempienze nella gestione della malga.
Oggi la malga prende una nuova direzione grazie a Diego Dallapiccola, giovane trentino di 27 anni originario di Campolongo di Piné. La sua passione per la montagna e il mondo agricolo lo ha spinto alla decisione di mettersi in proprio. «Non vengo dal mondo rurale, mia mamma è impiegata e mio papà è un artigiano del porfido, ma abbiamo sempre avuto del bestiame per passione. Nel 2011 ho fatto la mia prima esperienza in malga, e da allora ho proseguito come dipendente. Non ho voluto farmi sfuggire questa opportunità a Malga Sass».
Diego porta con sé un approccio sostenibile nella gestione della malga: al pascolo ci saranno circa 30 vacche di razza grigio alpina, alcuni cavalli e una decina di pecore. Il latte prodotto verrà lavorato nell’annesso caseificio dove si produrranno i formaggi di malga. Con il siero, oltre a produrre la ricotta e fare dolci, si nutriranno i maiali che troveranno spazio nella porcilaia, gli stessi che forniranno carne di qualità da portare in tavola.
Malga Sass servirà nei piatti la filiera corta e un’economia circolare che si traducono in un menu classico di malga: polenta, lucaniche, braciole, crauti, taglieri, canederli, goulasch, strangolapreti, e una proposta di dolci tipici. Anche nella scelta dei vini è stata fatta una valutazione in chiave locale, scegliendo di rifornirsi presso una piccola cantina di Faedo.
Malga Sass sarà un luogo vivace e attivo: «Ho in mente tante proposte per gli ospiti e per i locali: accanto alla parte gastronomica, voglio proporre passeggiate ed escursioni nei dintorni, laboratori con le api che saranno ospiti da noi per la prima parte della stagione, e non mancheranno le dimostrazioni della caseificazione accompagnate da gustose merende».
La Malga offre anche una trentina di posti letto. Diego non sarà solo: avrà accanto a sé la sua compagna, cuoca, e potrà contare sull’aiuto della sua famiglia: mamma, papà e le sorelle maggiori, oltre a un team di cameriere e un pastore.