L'omicidio-suicidio
domenica 28 Gennaio, 2024
Il Carnevale tradizionale di Valfloriana quest’anno non avrà luogo. Il sofferto annuncio è stato dato sulla pagina Facebook del comitato organizzatore: «È difficile per noi scrivere queste poche righe, perché difficile è stata la decisione cui siamo arrivati. Troppo pesante è il nostro cuore, troppi pensieri ci affollano la testa e il nodo in gola fa troppa fatica a scendere».
Valfloriana è il paese in cui ogni anno si rinnova uno dei carnevali più antichi delle Alpi: un lungo corteo di personaggi con maschere lignee e costumi sgargianti che attraversa tutte le frazioni del paese, fino a Casatta. Ma è anche il paese dove, poco più di due settimane fa, un’intera comunità è stata sconvolta dalla morte di Ester Palmieri.
La decisione del comitato
Il presidente del comitato del Carnevale di Valfloriana, Emil Lozzer, spiega così la scelta: «Abbiamo discusso a lungo sul da farsi, ma non ce la sentiamo di fare una giornata di giochi, festa, scherzi, sia per una questione di rispetto e vicinanza alla famiglia, ma anche perché, singolarmente, ognuno di noi ha manifestato il bisogno di fermarsi. Abbiamo deciso di tenere l’appuntamento del martedì grasso a Casatta, il Carnevale dei bambini, per portare un po’ di normalità ai suoi e ai nostri bambini», prosegue Lozzer, «ma più di questo ora non ci sentiamo di fare». Valfloriana è un paese piccolo, i suoi abitanti si sentono veramente come una famiglia allargata. Il comitato ha concluso le poche righe di spiegazione affidate al web, rivolgendosi direttamente a Ester: «Cara Ester, scusaci, sappiamo che col tuo entusiasmo e il tuo amore per il nostro Carnevale vorresti che quel giorno si faccia una grande festa, anche per te. Ma ti promettiamo che torneremo». Ester era solita partecipare con il costume de «l’Arlechino», ed è il suo il viso incorniciato dal colorato copricapo, che il comitato ha scelto per l’immagine del profilo.
L’annuncio social
Il post ha ricevuto tanti silenziosi «like», ma due commenti in particolare spiccano: sono quelli di Armida, la sorella di Ester, che scrive: «Lei sicuramente, quando sarà il momento, festeggerà con noi», e di Bruna Genetin, la mamma, che aggiunge: «Grazie ragazzi per le per le belle parole per la mia amata bambina. Sicuramente festeggerà da lassù insieme ai suoi piccoli alla festa di Carnevale di martedì grasso. Grazie ancora».
Coesione e vicinanza traspaiono anche dalle parole del sindaco Michele Tonini, che appoggia la scelta del Comitato: «Spettava a loro prendere una decisione, questi sono i momenti in cui l’amministrazione deve fare un passo indietro e lasciare spazio alle persone. Qualunque cosa avessero deciso, ho detto loro che io sarei stato al loro fianco».
Il centro olistico di Ester da tenere aperto
Il sindaco, assieme alla famiglia e a tante associazioni, si sta muovendo per realizzare un desiderio comune, cioè quello di far sì che lo studio olistico Scintilla Alchemica di Ester rimanga aperto per proseguire il suo l’operato. «Ho sentito l’assessore Achille Spinelli per vedere quali sono i possibili strumenti che la Provincia può mettere in campo, stiamo sondando con la famiglia quali potrebbero essere le figure da interpellare, ma non è facile, perché Ester era Ester. La sua capacità di coinvolgere e mixare le generazioni, creare relazioni e fare sintesi nella diversità non si improvvisano, lei era unica e e trasversale. Non è facile sostituirsi a lei».