I dati

lunedì 2 Settembre, 2024

Valsugana, tra giugno e luglio 480mila turisti: calo del 4%. Preferiti i campeggi agli hotel

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Pasqualin (Apt): "Le chiusure dei grandi alberghi hanno compromesso l’andamento della stagione". Incide anche il caro vita, a cui è dovuta una spesa inferiore per le vacanze
Parapendio Levico

La fotografia del turismo estivo in Valsugana? Lieve flessione, ma bilancio positivo. In crescita le presenze in campeggi, alberghi in contrazione. Meno propensione alle spese e ai servizi offerti (come le attività organizzate). Prevalenza di stranieri (tedeschi, svizzeri, austriaci e olandesi sono quelli che amano più il Trentino). Boom di turisti romani. Tra i punti critici la mancanza di hotel. Questo il quadro parziale della stagione estiva in Valsugana nei mesi di giugno e luglio, sulla base dei dati raccolti e resi noti dal presidente di Apt Valsugana, Denis Pasqualin.
I flussi turistici dell’estate 2024, (mesi giugno e luglio), hanno fatto registrare un – 4 % rispetto lo scorso anno. Nel complesso nel mese di giugno si contano 160 mila presenze e in luglio 320 mila. Il settore alberghiero rileva valori in flessione del 5 % con 85 mila presenze, mentre l’extralberghiero evidenzia in generale un andamento in crescita, si contano 320 mila arrivi. Più che positivo l’andamento delle presenze nei campeggi (+ 2 %) con 183 mila presenze. Brusca frenata per le visite guidate e le attività esperienziali organizzate con un – 15 %. Il turista preferisce muoversi in autonomia. La causa primaria si può riassumere facilmente: non ci sono soldi. Il potere d’acquisto è crollato, i prezzi delle materie prime e dei servizi sono lievitati. Dopo l’anno d’oro post Covid, quando, sull’onda dell’entusiasmo per la ritrovata libertà, si usciva, si viaggiava e si mangiava a quattro palmenti, ora è tornata la moderazione. Non come stile di vita, ma come necessità di cassa. Mancano i dati di agosto e settembre: quindi, la coda dell’estate potrebbe portare qualche sorpresa.
Presidente Denis Pasqualin, come spiega la flessione registrata nella presente stagione turistica in Valsugana?
«Faccio una premessa. I dati precisi relativi all’andamento ancora non li abbiamo. La stagione, considerando giugno e luglio, ha effettivamente segnato un calo rispetto all’anno scorso del 4 % ma per questo tireremo le somme a settembre».
Certo, ma ad oggi i principali responsabili quali potrebbero essere?
«Mi sento di dire la chiusura di hotel di spessore a Levico Terme, quali il Grand Hotel Imperial e il Bavaria. Poi c’è l’Hotel Vittoria che è chiuso per cambio destinazione appartamenti. Sono certo che queste chiusure abbiano compromesso l’andamento della stagione».
L’amministrazione, in un recente consiglio comunale, ha fatto sapere che a settembre dovrebbe uscire un bando di gestione o acquisizione del Grand Hotel Imperial…
«Lo spero. È da sempre una struttura simbolo e traino del turismo locale. Poi c’è il Bavaria, che dovrebbe riaprire la primavera prossima».
E l’ampia fioritura di alghe sul lago di Caldonazzo potrebbe aver inciso sul turismo?
«No di certo, l’acqua troppo calda ha fatto crescere le alghe. È stato un fenomeno circoscritto. E buona è stata l’informazione data sul fenomeno. Direi che, piuttosto, ha influito il caro vita».
Le famiglie si concedono la vacanza, ma c’è meno propensione alla spesa…
«Certamente. In particolare, per il ceto medio ha inciso molto il caro prezzi rispetto alla capacità di spesa. Il turista è meno propenso alle attività organizzate e alle visite guidate. Insomma, si muove in autonomia. È calata la partecipazione a iniziative esperienziali, mi riferisco alle gite in E-bike, trekking o la visita guidata ad Arte Sella».
La Valsugana ha ospitato grandi eventi sportivi, tra cui Giro d’Italia e Tour of the Alps. Benefici in termini di attrattività?
«Sono eventi internazionali che generano benefici sul medio-lungo periodo. Diamogli tempo».
Il progetto «Adotta una mucca» è giunto alla 20° edizione. Si sta rivelando un’idea vincente?
«Sì, quest’anno stiamo superando le 1800 adozioni. Adottare una mucca significa sostenere i piccoli produttori di montagna ma anche garantirsi in cambio prodotti caseari genuini e di qualità».
Treni pieni e ciclabile chiusa per frana. Arriva il bike bus tra Trento e Bassano del Grappa …
«Partirà da sabato 7 fino a domenica 29 settembre, sarà attivato con quattro coppie di corse durante i fine settimana – nei giorni di sabato e domenica- un servizio nato dalla collaborazione tra Provincia, Trentino trasporti, Trenitalia e Apt Valsugana. Sono autobus attrezzati con carrello bici per sostenere il turismo fuori stagione».
Ultima domanda, la coda dell’estate porterà sorprese sul bilancio?
«Non lo escludo. La maggior stabilità metereologica di agosto potrebbe migliorare la previsione. Positivi anche per settembre, siamo pronti ad accogliere molti eventi, tra cui nel prossimo fine settimana, la Coppa d’Oro».