L'indagine
lunedì 25 Novembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
Con il resoconto dell’analisi dei conferimenti della vendemmia 2023 la Cooperativa Agricola Agraria di Riva del Garda ha attivato ufficialmente, prima in Trentino, la «Valutazione dei vigneti», un sistema di monitoraggio delle uve di tutti i soci (ben 280 ndr) attraverso dei bollettini redatti da esperti del settore che determinano la qualità delle produzioni e che, sulla base dei conferimenti, permettono ai singoli soci di ottenere una migliore remunerazione sul prezzo al grado che raggiunge, nel migliore di casi, un +5%, ma allo stesso tempo punisce i conferimenti più scarsi con un abbassamento del prezzo anche di un – 5%. Il sistema introdotto da Agraria mira a sostenere un’alta qualità del prodotto così da poter lavorare su margini legati al prodotto finito, piuttosto che sulla quantità, visto che, da questo punto di vista, i quintali conferiti sono soggetti a un’infinità di variabili difficilmente controllabili soprattutto per quanto concerne il clima e i cambiamenti climatici. Ecco quindi che, proprio in virtù di questa soluzione i 280 soci della cooperativa agricola si sono impegnati per un conferimento qualitativamente alto tanto che circa l’80% del conferito su un totale di 38.178 quintali è stato valutato buono (41,6% per una maggiorazione sul prezzo al grado del 2%) e ottimo (42,1% per una maggiorazione sul prezzo al grado del 5%). Il 14% del conferito, circa 5 mila quintali ha raggiunto la sufficienza (nessuna maggiorazione o penalizzazione) e solo il 2,3%, 873 quintali, sono stati ritenuti insufficienti. «Il controllo finale alla vendemmia – ha spiegato ieri pomeriggio durante l’annuale assemblea ordinaria il presidente Giorgio Planchenstainer – ha il limite di non permettere una corretta selezione delle partite nelle giornate di maggiore intensità di raccolta, mentre la valutazione dei vigneti, come la stiamo attuando noi, può fornire le indicazioni più appropriate su come impostare il calendario di vendemmia. Si tratta di uno strumento che abbiamo testato nelle ultime vendemmie e che, come stabilito dall’assemblea dei soci da quest’ultima annata sociale avrà anche una ripercussione sulla retribuzione delle uve».
Vendemmia 2023
I buoni risultati ottenuti sulla Vendemia 2023 in termini di remunerazione hanno comportato una maggiorazione del prezzo medio di 3,48 euro al quintale. «La valutazione dei vigneti – prosegue il presidente – è un’innovazione nella retribuzione delle uve che permette di premiare in modo oggettivo la buona gestione dei vigneti anche in situazioni di danni provocati dagli eventi atmosferici e che permette di indicare ove poter migliorare l’operato in vigna. Ben si adatta alle dimensioni della nostra cooperativa e al contesto in cui opera e lo riteniamo quindi uno strumento giusto per una distribuzione più equa del valore delle uve. Diventa imprescindibile produrre uve di qualità, non vi sono scorciatoie, occorrono sforzi e affrontare costi di produzione più elevati». Durante l’assemblea si è reso evidente come la qualità sia necessaria a contrastare il calo dei consumi. Nel dettaglio Agraria distribuirà ai soci per le uve della vendemmia 2023, un importo complessivo di 5.198.000,00 euro.
Frantoio, 2023 non abbondante
Per quanto riguarda il frantoio, l’annata 2023 è stata meno abbondante, anche se è stata migliore rispetto alle aspettative sia per la quantità che per la qualità delle olive conferite e degli oli ottenuti. «Sono stati conferiti – analizza Planchenstainer – 200,56 quintali di olio extra vergine di oliva. Agli olivicoltori per il saldo olio campagna 2023, si distribuiranno 297.651 euro garantendo una retribuzione con una media che supera i 15 euro al kg».
Olio 2024 resa sotto il 10%
Con l’occasione si è affrontato marginalmente la raccolta olive di quest’anno. «Vi erano grandi aspettative in termini di produzione in olio. Stagione ottima per quantità di oliva e sanità diffusa, ma si è resa deficitaria in merito alla quantità in olio ottenuto a causa delle basse rese che si attestano intorno a medie inferiori al 10%. La produzione di olio nelle drupe – spiega -, l’inolizione, è stata carente a partire da settembre, per il decorso meteorologico di inizio autunno, molto piovoso con poche ore di sole. Anche quest’anno ci troveremo ad affrontare una situazione di carenza di olio da offrire sul mercato».
Fatturato in crescita: +5,8%
Nonostante i minori conferimenti Agraria è riuscita a valorizzare il prodotto riuscendo quindi a raggiungere un fatturato in crescita rispetto all’anno precedente. Nello specifico al 30 giugno del 2024 l’esercizio finanziario segna un fatturato in crescita del 5,8% per un totale di 14.811.434,96 di euro. Bene anche l’e-commerce che cresce di un +31% per 178.341euro. L’esercizio ‘23 – ‘24, è stato caratterizzato da una produzione in calo, sia per la quantità di uva sia per quella di olive dovuta agli eventi climatici.
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