Economia
giovedì 4 Maggio, 2023
di Redazione
Un volume di risorse pari a 318 milioni di euro ricavati dall’avanzo di amministrazione, che il presidente Maurizio Fugatti e la Giunta provinciale hanno deciso di mettere in campo per rafforzare da subito gli interventi che possono avere un impatto concreto. Misure a favore di famiglie e imprese, interventi di sostegno al reddito e investimenti. Un capitolo, quest’ultimo, a cui sono dedicate risorse aggiuntive per 200 milioni, contando quanto destinato agli interventi dei Comuni e i progetti finanziati a debito. Sono alcuni numeri della variazione di bilancio 2023-25 della Provincia autonoma di Trento illustrata oggi dalla Giunta provinciale a categorie economiche e sindacati.
La manovra approderà in consiglio provinciale attraverso un emendamento che la Provincia presenterà domani dopo le verifiche della Giunta. Come sottolineato, il provvedimento non conclude i provvedimenti finanziari del 2023, che si completeranno con l’assestamento di bilancio nel quale saranno comprese, tra le diverse voci, le eventuali risorse derivanti dalla trattativa sugli arretrati in corso con lo Stato e le eventuali entrate tributarie derivanti dall’andamento dell’economia.
L’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli ha precisato come la variazione contenga ulteriori finanziamenti per voci di intervento importanti, che richiedevano un’ulteriore dotazione a livello finanziario per essere ancora più efficaci. Per questa ragione, ha spiegato, la Giunta ha ritenuto di utilizzare lo strumento dell’applicazione anticipata, prevista dalla normativa in ambito di finanza pubblica, lasciando spazio ai ragionamenti strutturali che proseguiranno in vista dell’assestamento di bilancio.
L’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Zanotelli ha illustrato la valenza delle risorse destinate al progetto per l’efficienza idrica in agricoltura, che vede il coinvolgimento del sistema della ricerca trentino, e l’effetto leva dei contributi destinati alla promozione del territorio e dei prodotti trentini. Efficienza idrica e risparmio nell’utilizzo dell’acqua che è un obiettivo fondamentale per il Trentino, come sottolineato anche dal vicepresidente Tonina.
Da parte dell’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti la precisazione riguardo ad una norma che consente l’erogazione di risorse finalizzate ai riconoscimenti contrattuali per il personale educatore degli asili nido.
Prima di lasciare spazio al confronto, gli esponenti della Giunta hanno passato in rassegna i punti del disegno di legge sulla variazione di bilancio, che conferma, o rafforza, le misure adottate nel bilancio di previsione approvato a dicembre 2022 e delinea alcune novità.
Sul fronte dell’addizionale regionale Irpef, si conferma anche per il 2023 l’esenzione per i redditi compresi tra i 15.000 e i 25.000 euro con impatto sia per i cittadini che sul bilancio della Provincia nel 2024 (30 milioni di euro). Misura che con impatto sul 2023 era stata varata in sede di assestamento 2022.
Riguardo al pubblico impiego, come anticipato ieri, sono destinati 35,6 milioni per il riconoscimento nel 2023 di un emolumento una tantum ai dipendenti del sistema pubblico provinciale (2% dello stipendio) aggiuntivo rispetto all’indennità di vacanza contrattuale e in attesa della ripresa della trattativa per la stipulazione di un protocollo di intesa sul rinnovo del contratto di lavoro 2022-24 in vista delle prossime manovre di bilancio. A queste risorse si aggiungono 3,6 milioni per l’attribuzione al personale docente delle scuole a carattere statale di ulteriori incrementi tabellari disposti a livello nazionale sul contratto 2019-21.
Seguono interventi a favore della casa (7 milioni), di cui 5 milioni per interventi sul patrimonio Itea e 2 milioni destinati a rafforzare il fondo nazionale di garanzia prima casa rivolto prioritariamente a giovani coppie, genitori singoli con figli minori, giovani. L’obiettivo è quello di accrescere la percentuale di garanzia a favore dei beneficiari trentini per favorire in particolare l’acquisto della prima casa e quindi la costituzione di nuovi nuclei familiari.
Ancora, 94,8 milioni aumentano la quota dedicata agli investimenti pubblici, compresi gli interventi dei Comuni finanziati dal Fondo di sviluppo locale.
Proprio per ribadire il carattere strategico degli investimenti, a tale cifra ricavata dall’avanzo di amministrazione si aggiungono interventi finanziati a debito per circa 50 milioni di euro, con un limite di impegno decennale.
Ci sono poi gli accantonamenti a favore dei comuni (69,5 milioni di euro), le misure a favore dei settori economici (22,1 milioni), la promozione del territorio e dei prodotti trentini (19,5 milioni di euro), i primi interventi per far fronte alla carenza d’acqua (3,4 milioni destinati a opere di accumulo e per progetti per lo sviluppo della tecnologia per il risparmio idrico in agricoltura con il coinvolgimento del sistema della ricerca locale), le operazioni sul patrimonio immobiliare del sistema provinciale (20 milioni).
Completano il quadro della variazione ulteriori destinazioni per 16,1 milioni.
Nel corso dell’incontro, che ha visto la presenza anche dei dirigenti provinciali, è stato dato spazio al dibattito sui punti della variazione che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria. Gli esponenti della Giunta, assieme ai tecnici, hanno risposto alle domande precisando inoltre che i ragionamenti proseguiranno in vista dell’assestamento, previsto a luglio.