Rovereto
domenica 11 Dicembre, 2022
di Redazione
«Che il museo sia come un prolungamento della propria casa, che ogni cittadino di Rovereto possa entrare quando vuole nel suo museo, quello della sua città. Chi sta a Rovereto dovrebbe entrare a piacimento. Avere una confidenza con il museo come fosse casa sua, come continuazione della sua vita quotidiana. Per questo mi auguro, finchè resiste la mia presidenza con Fugatti e lui con me, che ci sia la possibilità di una gratuità per i roveretani. Perchè in questo museo i cittadini diventino come a casa loro».
Così Vittorio Sgarbi, presidente del cda del Mart, intervenuto oggi pomeriggio sul palco all’auditorium Melotti di Rovereto per le celebrazioni del ventennale del museo di arte contemporanea. Una richiesta, la sua, che suona anche come una promessa, perché i roveretani possano avere accesso gratuito al Mart. Che il 15 dicembre 2002 ha aperto per la prima volta al pubblico sotto la cupola di vetro e acciaio dell’archistar Mario Botta.
Oggi infatti, 11 dicembre, si è voluto festeggiare il compleanno del Museo con una suggestiva serata a cui hanno preso parte autorità, organi di informazione e coloro che hanno contribuito a scrivere la storia del Mart, quell’idea visionaria diventata una magnifica realtà. Quindi ha seguito la proiezione in anteprima nazionale del film Fairytale con il regista Aleksandr Sokurov, e ancora i festeggiamenti con visita al museo e festa nella piazza del Mart.
Ad intervenire, nel corso dell’incontro all’auditorium, il primo cittadino di Rovereto, il sindaco Francesco Valduga, il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, Mirko Bisesti, Pietro Monti quale primo presidente del Mart, l’architetto progettista Mario Botta, Susanna Sara Mandice e Vittorio Sgarbi appunto, attuale numero uno del Museo. Gabriella Belli in particolare, prima direttrice, fautrice del progetto Mart, ha condiviso un excursus dei suoi trent’anni al museo, dal 1981 al 2011, lanciando un messaggio forte e chiaro al futuro: «I musei non moriranno mai» ha detto.
Fugatti, di fronte alla platea, ha sottolineato «l’importanza di questo appuntamento», la «volontà di Sgarbi a celebrare questi vent’anni». Ed ha riavvolto il nastro al 2002. «Quando è stato pensato il Mart, vent’anni fa, questa grande idea, si voleva istituire in Trentino, e non solo per il Trentino, un percorso culturale – le parole di Fugatti – Una sfida, una scommessa, che vent’anni dopo possiamo dire che Rovereto e il Trentino hanno vinto». E si continua a guardare avanti. «Non è un obiettivo che si ferma qui» ha assicurato il presidente della Provincia, ribadendo che si è trattato di una scommessa che è stata vinta. Scommessa «della città, delle istituzioni, della comunità che sentono il Mart come soggetto loro, ma anche dell’autonomia trentina che ha investito molto in questo percorso, sapendo di mandare un messaggio culturale capace di uscire dai confini territoriali» ha concluso Fugatti.