Popoli
sabato 30 Settembre, 2023
di Redazione
Grande festa in piazza a Trento oggi, per celebrare vent’anni di Romania in città. A celebrare l’importante anniversario sono la Diocesi Ortodossa Romena d’Italia (Parrocchia Ortodossa Romena San Marco di Trento), in collaborazione con la Provincia e il Comune, oltre che con la partecipazione della Diocesi di trentina. Presente alla grande festa anche la console romena Lucica Tudoran. La grande festa cittadina che ha coinvolto famiglie, amici, bambini, istituzioni trentine e romene. La festa si è tenuta sabato in piazza Mostra, con musica, balli, iniziative a misura di famiglia e il mercatino dei prodotti tipici.
Una festa fatta di giochi e spettacoli per bambini con anche il settore giovanile del Trento Calcio e del giocatore della Prima Squadra, Sergiu Suciu. Un mini campo da calcio è stato allestito per l’occasione nella piazza. «Lo sport – ha detto Sergiu Suciu, passato anche lui per un saluto prima di recarsi allo stadio per la partita Trento Padova – aiuta ad unire persone e culture differenti. Personalmente sono onorato di essere quest’oggi presente a questa bellissima festa per festeggiare i vent’anni della comunità romena a Trento. Qui, con voi, mi sento a casa. Ho vissuto in Romania per 13 anni per poi tornarci a giocare da calciatore per due stagioni. Quando posso poi torno sempre in quella che considero casa mia».
Ad animare la giornata i bambini della Parrocchia Ortodossa Romena di Trento, la musica e i balli tradizionali dell’Associazione culturale Artisti, l’esibizione di danza degli allievi della scuola Ritmomisto di Lavis e Trento, i giochi in legno di Bolla di Sapone. La giornata è stata anche una scoperta di piatti tipici e artigianato locale, di incontri e sorrisi.
«Questo progetto è realizzato con il sostegno del Dipartimento per i romeni di ovunque (Governo Romeno) in un‘ottica di integrazione, dialogo e condivisione – ha detto padre Ioan della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia (parrocchia ortodossa romena San Marco di Trento), – è stata organizzata una giornata di musica, spettacoli, enogastronomia che mescola culture diverse, ma che si integrano nel linguaggio comune dei giochi, dello sport e delle risate dei bambini e delle famiglie».
L’inizio, oltre vent’anni fa
Era il 30 marzo 2003 quando Sua Eccellenza Iosif, Metropolita Ortodosso Romeno dell’Europa Occidentale e Meridionale, affidava a Cătălin Ioan Lupăşteanu la nuova parrocchia a Trento. II 1° maggio 2003 veniva ufficialmente istituita la parrocchia che oggi dispone di un consiglio parrocchiale composto da diversi membri (uomini e donne), un comitato parrocchiale e una scuola domenicale. Da allora sono passati 20 anni e l’opera parrocchiale ha investito in cultura, formazione e integrazione. Dalle attività culturali-religiose alle tante iniziative culturali-ricreative che hanno avuto un grande successo. A livello istituzionale sono stati molteplici gli incontri per presentare e far conoscere al meglio la comunità ortodossa.
A portare i suoi saluti anche il vescovo della Diocesi di Trento di Trento Lauro Tisi (impegnato a Verona per un convegno triveneto) per voce di don Mauro Leonardelli, neo delegato dell’Area Testimonianza e Impegno sociale della Diocesi. «Vent’anni sono un bel traguardo. La presenza di voi, cristiani ortodossi romeni, è per tutti noi un segno di benedizione: la sincerità della vostra testimonianza, la bellezza della liturgia orientale, la capacità che dimostrate di integrarvi benissimo con la gente di origine trentina fanno di voi un segno indelebile della presenza del Signore Gesù nelle nostre città e nelle nostre vallate. E di questo ringrazio il Signore insieme a voi».
A soffermarsi sull’importanza della mescolanza di culture che creano ricchezza e integrazione sociale anche l’assessore Pat alla Cultura, Mirko Bisesti. Ad intervenire per il Comune di Trento, l’assessora alla Coesione e Servizi Territoriali, Maria Chiara Franzoia: «Trento è storicamente luogo di incontro fra culture e civiltà. Lo afferma uno dei primi articoli dello Statuto comunale, che esplicita una caratteristica della nostra identità oltre che della nostra posizione geografica, al confine, al valico tra mondi, culture, lingue. Questa festa interpreta al meglio la nostra vocazione e insieme valorizza la comunità romena, di gran lunga la più numerosa delle comunità straniere presenti in città. Oggi abbiamo anche l’occasione di ringraziare tutti i nostri concittadini rumeni per il loro contributo alla vita cittadina nell’economia, nella cultura, nella società. Siamo riconoscenti infine per questa festa che porta a Trento la ricchezza delle tradizioni religiose, culturali, gastronomiche della Romania, Paese che abbiamo imparato a conoscere grazie ai tanti rumeni che vivono nei nostri quartieri».
Focus anche sull’importante valenza economica della comunità romena sottolineata sia a Ermanno Villotti, vice presidente vicario di Cassa di Trento che da Alessandro Leto, rappresentante di Confindustria della Giunta della Camera di Commercio. Considerando il complesso delle comunità di stranieri residenti in provincia di Trento dal 1989 al 2021, infatti, risulta che la popolazione con cittadinanza rumena è la più consistente in Trentino con un’incidenza attorno al 22%. In termini assoluti si stima quindi una presenza di circa 10 mila persone. Al 30 giugno 2023 presso il registro delle imprese risultano 545 persone registrate e attive con carica nate in Romania. Si tratta di 344 titolari, 91 soci, 102 amministratori e 8 persone con altre cariche. Si tratta del numero di persone nate all’estero più alto registrato in provincia dopo quelle albanesi, con un’incidenza sul totale delle persone nate all’estero superiore al 9% (9,2%). Cosi Alessandro Leto, rappresentante di Confindustria della Giunta Camerale: «Mi fa davvero piacere portarvi il saluto della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento ed esprimere il sincero apprezzamento per l’avere organizzato questa giornata di festa che promuove la conoscenza di tradizioni e cultura di una realtà importante e ormai ben radicata nella popolazione trentina, all’interno della quale costituisce la presenza straniera più consistente. Come rappresentante di un ente pubblico chiamato a sostenere lo sviluppo imprenditoriale tengo in particolare a sottolineare come il contributo di trentini di cittadinanza romena sia significativo anche per la nostra economia, con una presenza importante in più di 500 imprese, sia come titolari di quasi 350 imprese individuali che come soci, con ruoli di responsabilità, nelle altre, in particolare nei settori dell’edilizia, della ristorazione e del commercio. Questi dati testimoniano come la comunità romena ha saputo ben integrarsi divenendo anche una componente importante del tessuto economico della nostra comunità».