economia

giovedì 2 Gennaio, 2025

Via ai saldi anche in Trentino: i ribassi sui vestiti partono già oggi. E le compere in negozio tornano ad essere «di moda»

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Aldi Cekrezi, direttore di Confesercenti Trentino: «Ogni negozio decide quando iniziare ma per l’Epifania le vetrine saranno tutte allineate»

Iniziano i saldi invernali. La data ufficiale, in Italia, è quella di dopodomani, sabato 4 gennaio. La Valle D’Aosta inizia oggi, giocando d’anticipo, così come hanno fatto alcuni esercenti trentini, soprattutto nel settore abbigliamento. «In Trentino la normativa a riguardo è totalmente diversa rispetto a quella nazionale – spiega il direttore di Confesercenti del Trentino, Aldi Cekrezi – In Trentino è previsto che i saldi vengano decisi direttamente dal titolare dell’impresa, del negozio. La norma provinciale prevede che il titolare d’impresa deve comunicare quindici giorni prima al Comune dove si trova il negozio e alla Camera di commercio la data di inizio saldi, oltre alla percentuale dello sconto». Questa libertà ha permesso a qualcuno di far partire il periodo delle vendite in saldi, altri inizieranno con oggi e, almeno in Trentino, per l’Epifania le vetrine saranno tutte allineate. «Nell’abbigliamento abbiamo indicazioni di alcuni che iniziano il 2 gennaio, mentre altri cominceranno intorno al 6 – prosegue Cekrezi – Rimanendo sempre libera la scelta su questo aspetto». Se la data possono sceglierla i titolari di imprese e negozi, la durata è fissa per tutti. I saldi, che in gergo si chiamano vendite particolarmente favorevoli, non possono durare più di 60 giorni. «A regolare tale aspetto è la normativa provinciale 17 del 2010 – conclude Cekrezi – Dopo i 60 giorni, non si può più usare il termine “saldi”».
In Alto Adige si inizia l’8 gennaio fino al 5 febbraio in alcuni distretti e l’8 marzo in quelli a vocazione turistica, dove proseguiranno fino al 5 aprile.
Secondo un sondaggio condotto da Ipsos e condiviso da Confesercenti, a livello nazionale i consumatori hanno dimostrato un alto interesse per questa occasione. Il 46% avrebbe già deciso di acquistare almeno un prodotto, mentre il 50% valuterà le offerte prima di comprare. Tra le domande poste agli intervistati durante l’indagine, è emerso anche qualche dettaglio sul budget di spesa: il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba. In media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro). Cifre importanti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli italiani: il 53% degli intervistati ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 20% indica il Black Friday. Un altro aspetto emerso dal sondaggio di Ipsos che conferma la tendenza già sottolineata in periodo natalizio: pare proprio che il negozio fisico sia tornato a essere il preferito tra chi spende. I punti vendita fisici appaiono infatti in vantaggio sull’online. Gli acquisti verranno fatti sia online sia offline, ma l’81% degli italiani ha affermato di preferire i negozi fisici per almeno un acquisto, il 54% invece comprerà un prodotto in Rete. Come ultimo punto da considerare nell’indagine nazionale, tra i prodotti più ricercati da chi farà acquisti in questi giorni di saldi ci sono maglioni e felpe tra i più menzionati (scelti dal 51% degli intervistati). Anche l’acquisto delle calzature è tra i favoriti (le segnalazioni sono state fatte dal 49% degli italiani). Restano al 31% le persone che prevedono di acquistare gonne e pantaloni, mentre il 30% ha parlato di maglie e top. Sotto questa soglia restano gli acquisti di intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse e capispalla (21%), accessori (18%), abiti e completi (17%).