Politica

lunedì 28 Ottobre, 2024

Viabilità, a Gardolo le zone 30 non convincono

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Il consiglio circoscrizionale ha espresso criticità riguardo all’intervento alla Scuola Pedrolli per la progressiva riduzione dei parcheggi

La Circoscrizione di Gardolo fa sentire la sua voce sulle zone 30. Da diversi mesi il sobborgo è il principale polo di sperimentazione del percorso di urbanismo tattico, pensato per migliorare vivibilità e sicurezza per pedoni e ciclisti e riducendo la velocità dei veicoli nel centro abitato. Durante l’ultima seduta del consiglio circoscrizionale, svoltasi giovedì, i tecnici del Comune e l’architetto Matteo Dondè, responsabile del progetto, hanno presenziato per avviare la seconda fase, in cui si devono valutare i risultati di questa prima sperimentazione. Il consiglio, in risposta, ha condiviso una serie di osservazioni, esprimendo riserve su vari aspetti. Uno dei principali interventi è stato l’abbassamento della velocità a 30 km/h sulla parte ad est rispetto a via Bolzano. Secondo il documento sottoscritto dal Consiglio, l’efficacia di questa misura è parziale. L’istituzione del limite a 30 chilometri all’ora su tutte le strade, viene rilevato, rischia di perdere il valore di segnale d’allerta, con il rischio che gli automobilisti diventino meno attenti. In particolare, è stato citato il caso di Via IV Novembre, dove il Consiglio ha suggerito di mantenere il limite 30 solo in prossimità di aree sensibili, come le scuole, per potenziarne l’effetto.
Il consiglio ha commentato anche l’installazione di barriere fisiche in alcuni punti critici, con lo scopo di ridurre la velocità veicolare. Ad esempio il rallentatore in Via 8 Marzo, pur essendo efficace nel contenere la velocità, ha creato problemi di accesso per i residenti e difficoltà per i mezzi pesanti, come quelli della nettezza urbana o per traslochi. Il consiglio ha proposto una soluzione alternativa, installando “cavalle” (barriere) nei pressi della pista ciclabile, ritenendola un’opzione migliore per ridurre i rischi e rendere l’area più sicura senza ostacolare la mobilità.
Il documento si esprime anche in tema di riqualificazione degli spazi: è stato apprezzato l’intervento in prossimità della Scuola Pigarelli, che ha portato a una riduzione del traffico e alla creazione di un’area pedonale più sicura. Al contrario, per quanto riguarda l’area antistante la Scuola Pedrolli, il consiglio ha evidenziato le difficoltà dovute alla progressiva riduzione dei parcheggi. Qui, la richiesta è di trovare un compromesso che tuteli la sicurezza e contemporaneamente preservi alcuni posti auto, anche a servizio delle attività commerciali locali, che già soffrono per la carenza di spazi di sosta.
Un altro punto critico riguarda la razionalizzazione del piazzale antistante la scuola di Sant’Anna, in cui sono stati sacrificati otto posti auto e alcuni posti per motocicli per creare uno spazio più vivibile. Il consiglio ha proposto due soluzioni alternative, entrambe ritenute meno invasive e più efficaci nella riduzione dei rischi per i pedoni. Una prima proposta proviene da una attività commerciale locale, mentre una seconda è stata ideata dagli studenti di Ingegneria dell’Università di Trento, suggerendo una riduzione minima dei parcheggi e una migliore divisione degli spazi pedonali da quelli carrabili.
In generale, il consiglio di Gardolo ha riconosciuto i vantaggi generali della sperimentazione, manifestando però preoccupazione per l’impatto sulla quotidianità dei residenti e evidenziando la necessità di migliorare l’efficacia del progetto, senza compromettere la fruibilità degli spazi pubblici: «Siamo consapevoli– conclude il documento votato all’unanimità dei consiglieri- che da un punto di vista tecnico le soluzioni fino ad oggi applicate risulteranno efficaci al fine di una riduzione della velocità generale nel tessuto urbano di Gardolo, ma riteniamo che tali risultati se affinati possano essere raggiunti anche con metodi meno incidenti sulla quotidianità delle persone, forse anche applicando i suggerimenti espressi in questo documento».