il reportage
mercoledì 21 Febbraio, 2024
di Sara Russo
Rumore o non rumore? Questo è il dilemma che ormai da anni attanaglia la zona nei pressi del Liceo Musicale. Vie che sono il ritrovo serale, e notturno, di tanti ragazzi, che giustamente si regalano una serata di svago per uscire dalla loro routine. Dopo i risultati del recente studio acustico e dopo le continue lamentele dei residenti viene naturale però porsi una domanda: un semplice e tranquillo modo per passare una serata o una confusione incontrollata?
«È ovvio che c’è un po’ di rumore, l’importante è che ci sia equilibrio tra la vita degli studenti e la vita dei residenti – commenta Stefano Grassi, presidente dell’associazione culturale Amici della Città – Si potrebbe fare un incontro, un pomeriggio, per cercare di capire le esigenze di tutti». Esigenze che secondo i residenti non vengono per nulla rispettate. «C’è una grande confusione che va dalle 11 di sera alle quattro del mattino. Non si tratta solo di un semplice chiacchiericcio che ci può stare, ma di vero e proprio rumore, di disturbo – commenta un residente, che preferisce rimanere nell’anonimato – È una cosa vergognosa. Pensi che qualche tempo fa all’una di notte hanno iniziato a cantare “Tanti auguri” accompagnandosi con un tamburo. Una cosa irrispettosa».
Notti insonni estremamente fastidiose per i residenti della zona che trovano irrispettoso il comportamento dei ragazzi. «Non si riesce a dormire. Quando i giovanotti se ne vanno e finalmente cala il silenzio, passa il furgoncino della pulizia stradale, che fa molto rumore. È una situazione difficile». Un tema spinoso a cui da anni non si riesce a trovare una soluzione definitiva. Dal monitoraggio realizzato lo scorso anno, attraverso dei sensori, dallo studio acustico «Alberto Piffer», è risultato che le tre vie che ruotano attorno alla Scaletta e al Cafè Matrix (vicolo Santa Maria Maddalena, via Francesco Ferruccio e via Santa Maria Maddalena) sono le più rumorose della città, arrivando a registrare in sette mesi, tra le 23 e l’una di notte, per ben trenta volte un picco di 80 decibel; come se sotto la finestra della casa ci fosse un’autostrada. Un dato importante, che però, commenta il sindaco di Trento Franco Ianeselli, «non farebbe emergere quel racconto della città rumorosa alle tre di notte», in quanto pare che il rumore cessi intorno all’una. «Molto probabilmente la risonanza è aumentata dalla vicinanza dei palazzi», continua Grassi. Certo la conformazione stessa di vicolo Santa Maria Maddalena non aiuta a ridurre il rumore. Il vicolo, infatti, è molto stretto, il che lo rende un amplificatore “naturale”. Il dubbio, sul fatto però che non si tratti di semplici chiacchierate, rimane, soprattutto se si va su internet a curiosare tra le recensioni del B&B Al Vicolo, situato proprio nella strada incriminata. «Se state cercando molta pace potreste sentirvi disturbati dai festeggianti ospiti dell’Osteria di fronte», scrive Andreas cliente proveniente dalla Germania. Le colpe però non vanno addossate alle due attività commerciali della via, l’Osteria la Scaletta e il Cafè Matrix, che chiudono i battenti rispettivamente alle ventiquattro e all’una di notte, anzi accusare loro della confusione sarebbe non solo sbagliato ma anche discriminatorio nei confronti di chi sta semplicemente operando il suo lavoro. «La colpa è della maleducazione dei giovani avventori». I disagi dei residenti, infatti, non si riducono solamente al rumore ma anche alla pulizia della strada e ai comportamenti che i giovani adottano proprio nei confronti dei residenti della zona. «C’è molta maleducazione. Questi soggetti si divertono a fare del vandalismo: suonano al campanello a qualsiasi ora, salgono sulle macchine posteggiate qua sotto oppure le colpiscono -ci spiega uno dei residenti- Per non parlare del degrado, spesso si trovano degli escrementi o del vomito sul marciapiede. Ci dispiace molto perché è una grande mancanza di rispetto». Una linea molto sottile quella tra lo scherzo e il vandalismo che forse si rischia di superare troppo facilmente, perché se è vero che ognuno ha diritto a svagarsi è altrettanto vero che bisogna rimanere nel limite del rispetto.
«La mattina qui davanti si trova tanta sporcizia – commenta Valentina del negozio 5 Tasche – Il Comune passa a pulire ma qualcosa rimane sempre, dai bicchieri alle cannucce. A volte passiamo proprio con l’acqua perché rimane l’appiccicoso dei drink che cadono per terra».
Dubbi, di una questione che probabilmente non si può ridurre al semplice rumore, che rimangono e polemiche che non si placano. «Tutte le sere è la stessa cosa. L’unica notte che si sta tranquilli è quella della domenica, le altre invece è una confusione continua. Qui c’è anche gente che va a lavorare e che non può passare la notte insonne – commenta un residente – Il problema in sé non è la quantità di gente ma il degrado. Questa zona rischia di andare incontro ad un degrado inesorabile. Io, per esempio, non esco più la sera perché ho paura».
Scherzi, atti di vandalismo, volume della voce troppo alta, una parure di cose che i residenti non riescono più a tollerare, che però si scontra con quello che succede la notte in quella zona. «Il momento di maggior confusione si ha durante i weekend e durante i mercoledì universitari», continua il residente.