La questione

sabato 16 Settembre, 2023

Vigili del fuoco, l’allarme Fenalt: «In caso di infortunio anni di attesa per il rimborso»

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Dopo quasi due anni dall'incidente sul lavoro, il dipendente non avrebbe ancora ottenuto il rimborso

«I vigili del fuoco del Corpo permanente di Trento non godono di un sistema di tutele idoneo in caso di infortunio, nel senso che non ricevono una tutela adeguata da parte della Provincia autonoma di Trento» a denunciare la questione è il sindacato Fenalt. «Nel momento in cui un vigile del fuoco subisce un infortunio durante il suo lavoro, così fondamentale per tutta la collettività trentina, viene abbandonato dal suo datore di lavoro, cioè la Provincia, e deve vedersela direttamente con l’assicurazione che la stessa, nel caso specifico tramite la Cassa Provinciale Antincendi, ha stipulato come copertura per gli infortuni stessi» spiegano dal sindacato. In caso di infortunio sul lavoro, di norma, interviene l’Inail che copre e gestisce immediatamente spese e incombenze, ma per i vigili del fuoco questo non vale, per una questione legale relativa a leggi statali. Una condizione che Fenalt reputa: «assurda e incredibile visto il tipo di lavoro che sono chiamati a svolgere». A livello nazionale esiste un organo che si occupa di tutelare il dipendente e di gestire la pratica: l’Ona; a livello provinciale, però, non esiste un corrispettivo di Ona. A metà degli anni Cinquanta, a Trento è nata  la Cassa Provinciale Antincendi con l’intento di tutelare i vigili del fuoco in caso di infortuni, ma secondo i sindacati questo obiettivo sarebbe venuto meno nel tempo. A sostegno di questa tesi, c’è l’utimo caso preso sotto la lente di Fenalt e che vede come protagonista un vigile del fuoco coinvolto in un incidente che ha avuto molto risalto anche a livello mediatico e che da quasi due anni aspetterebbe che gli vengano rimborsate le spese ingenti che l’infortunio gli ha procurato. Il pompiere avrebbe subito lesioni tali da dover sottoposto a una serie di visite, interventi e cure specifiche per anni e ha dovuto anche essere sottoposto a visite per la valutazione del danno fisico subito. «Invece che beneficiare di un ente come Inail che ha seguito il caso e si è preoccupata di tutelare il dipendente – sottolineano i sindacati -, è stato completamente abbandonato dalla Provincia: si è rivolto a un avvocato, si è pagato tutte le cure per decine di migliaia di euro, ha dovuto districarsi con l’assicurazione nella speranza di vedersi rimborsare in futuro tutte le spese che ancora adesso non sono state corrisposte dopo anni». Fenalt ritiene tutta la situazione «ovviamente paradossale e insostenibile e a nulla sono serviti i ripetuti incontri e solleciti al dirigente generale De col e al dirigente generale Luca Comper – proseguono i sindacati – In ogni caso è ora che si intervenga con l’immediata attivazione di una procedura a tutela dei vigili del fuoco in caso di infortunio, vista la fondamentale importanza degli stessi nel sistema di Protezione Civile Trentina. La Fenalt chiede pertanto che la Giunta Provinciale prenda in carico immediatamente questa problematica delicatissima e faccia qualcosa per la tutela di tutto il sistema del Soccorso Trentino».