val di non
mercoledì 22 Novembre, 2023
di Francesca Dalrì
Più che una nuova scuola (materna ed elementare) sarà un «civic center» (un centro civico) in grado di «accogliere le funzioni educative e allo stesso tempo in grado di ospitare spazi per la comunità con autonomia di fruizione». Un progetto da 4,85 milioni di euro pensato da un sindaco imprenditore, Ivan Battan, con una lunga esperienza amministrativa alle spalle (prima come consigliere dal 2005, poi come assessore in Comunità di valle dal 2010) e il sogno di «offrire più servizi alla comunità e rendere il nostro paese più attrattivo, richiamando anche nuove famiglie da fuori contro lo spopolamento». E realizzato da una società di architetti e ingegneri, la Nova Agenzia srl, con un’età media di 36 anni, nata alla fine del 2015 da tre under 30 e che oggi segue quindici interventi di edilizia scolastica finanziati dal Pnrr solo in Trentino oltre a due progetti sul fondo Olimpiadi. Il progetto (per ora c’è solo il preliminare ma a breve si andrà a gara con il definitivo) prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio di Vigo che attualmente ospita scuola dell’infanzia e primaria, oltre all’ufficio postale, un’aula magna e la sede degli alpini. La nuova struttura verrà ampliata (si passerà da 8700 a 9800 metri cubi) e arretrata per favorire una maggior qualità urbana ricavando una sorta di piazza antistante la scuola elementare con annessi parcheggi. L’aula magna diventerà un teatro e verrà coniugata con la possibilità di realizzare una sala pubblica al servizio delle esigenze della comunità (con autonomia di accessi e fruizione). Stessa filosofia anche per la biblioteca insegnanti e alunni che verrà coniugata con la possibilità di realizzare una sala di lettura pubblica e spazi di studio per adolescenti. Verranno mantenuti l’ufficio postale (considerato un servizio fondamentale per la comunità, soprattutto per la fascia più anziana) e la sede degli alpini. Infine, i progettisti hanno valutato la possibilità di realizzare una palestra che possa dare risposte anche ai bisogni dei residenti e che non sia dimensionata esclusivamente sulle esigenze scolastiche. «La ricerca architettonica e il lavoro di studio, di promozione del contesto, rafforzato da progetti coniugati con la sostenibilità ambientale, dalla scelta dei materiali a quella impiantistica – spiega la progettista Eleonora Angelini –, pensiamo debba partire proprio da noi giovani tecnici per salvare e dare maggior valore al nostro territorio».
L’obiettivo ora è appaltare i lavori, tramite l’Apac, nel 2024 e avviare il cantiere nel giugno del 2025 (sfruttando quindi la pausa estiva). «Se tutto andrà per il meglio – spiega il primo cittadino – la scuola potrebbe essere pronta per settembre del 2026. Siamo già al lavoro per individuare la sede in cui verranno trasferiti gli alunni durante i lavori. So che questo creerà qualche disagio alle famiglie, ma dobbiamo ricordarci che lo facciamo in prospettiva di un netto miglioramento: la nostra è una delle scuole più vecchie del Trentino». Proprio a causa della sua età, la Provincia ha stanziato per il progetto un finanziamento di 4.122.500 euro sul capitolo della mitigazione del rischio sismico (l’edificio è stato classificato di «priorità C sulla base della vetustà»). Si tratta del contributo maggiore tra Val di Non e Val di Sole (in totale per le due valli sono stati stanziati 9.619.844,22 euro), eppure non ancora sufficiente. «La Provincia ci erogherà l’85% della cifra necessaria – conclude il primo cittadino –. Si tratta di un finanziamento importantissimo, ma ora dovremo capire dove reperire le risorse mancanti che, per un Comune piccolo come il nostro, non potranno certo provenire dalle casse comunali. Su questo il mio impegno sarà massimo perché si tratta di un progetto innovativo e fondamentale per il nostro territorio».