la chiusura
lunedì 19 Febbraio, 2024
di Davide Orsato
Da oltre un mese Villamontagna (e, più a valle, l’abitato di Tavernaro) sono senza supermercato. All’origine c’è un lutto che ha colpito la comunità: la morte imprevvisa, a 68 anni, dello storico titolare, Enzo Scartezzini, attivo nel sobborgo dell’Argentario dal lontano 1979. Da allora al Conad — Margherita le serrande abbassate. Prima, per qualche giorno, per lutto. Ma adesso la chiusura è divenuta «a tempo indeterminato» perché, a quanto risulta, non c’è certezza su chi continuerà, eventualmente, l’attività commerciale. Non si tratta di un esercizio piccolo, soprattutto per una realtà come quella di Villamontagna: oltre a Scartezzini, il Conad — Margherita impegnava due dipendenti. E ora? La situazione è già stata segnalata in sede di circoscrizione Argentario ed è arrivata anche in consiglio comunale. «Il supermercato, per Villamontagna è uno di quei presidi fondamentali per tenere il paese vivo — spiega il presidente della circoscrizione, Andrea Vilardi —. Il tentativo che si sta facendo è quello di intrecciare il dialogo: da questo punto di vista, c’è un impegno sia da parte della circoscrizione, sia da parte del Comune. Tuttavia si tratta di un’azienda privata e la soluzione sarà per forza di cosa di quella natura». Tra i «vileri», però, c’è una certezza: la zona non può rimanere senza il negozio di alimentari. Ora, quello più vicino è la Famiglia Cooperativa di Cognola (gestita dalla Coop di Povo): difficile andarci a piedi. Il Conad gestito da Scartezzini (originario di Seregnano) è stato innovativo sotto molti aspetti. Fu il primo supermercato di Trento a tenere aperto, occasionalmente, anche la domenica, per venire incontro anche agli escursionisti del Calisio. Durante la pandemia Covid, inoltre, il supermercato organizzò un servizio di consegna a domicilio.