cronaca
martedì 28 Maggio, 2024
di Redazione
Nella tarda serata di ieri, i carabinieri di Trento hanno arrestato un 29enne per atti persecutori nei confronti della madre, ultrasettantenne. Arrivato a casa della madre, al rifiuto di aprire la porta, l’uomo ha iniziato a inveire contro di lei, urlando e minacciandola di morte, tanto da provocarle un forte stato di ansia e preoccupazione.
Pertanto, impaurita, la vittima ha chiamato i carabinieri, anche perché il figlio già in passato si era reso protagonista di atti simili nei suoi confronti.
Giunta sul posto, la pattuglia dei carabinieri ha individuato il giovane sotto casa e lo ha fermato, mentre altri militari hanno provveduto a tranquillizzare la donna, facendosi poi raccontare l’accaduto.
La donna ha riferito che quello era soltanto l’ultimo di una serie di episodi analoghi, di essere terrorizzata e di vivere nella paura, tanto da essere arrivata al punto di accordarsi con una parente affinché la contattasse telefonicamente ad intervalli regolari, solo per assicurarsi che stesse bene e nel caso di una mancanza di risposta, per allertare subito le forze dell’ordine.
I militari, preso atto della gravità della situazione, hanno proceduto all’arresto del giovane che, su disposizione del P.M., è stato ristretto presso la casa circondariale di Spini di Gardolo, in attesa dell’udienza di convalida.
L’uomo, pochi meno di una settimana fa si era reso responsabile di analoga condotta in danno dell’anziana madre e soltanto qualche giorno prima aveva aggredito due bariste che si erano rifiutate di servirgli una consumazione dopo l’orario di chiusura.
Le operazioni
di Redazione
A 2400 metri, portati dall'elicottero dei vigili del fuoco, operatori del Soccorso alpino di tutto il Trentino e finanzieri del Soccorso alpino. Oltre 140 le persone coinvolte oggi nelle operazioni. Ricerche al momento sospese