Il report
giovedì 24 Novembre, 2022
di Redazione
Alla vigilia della della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne fissata per il 25 novembre è stata presentata oggi, durante una conferenza stampa, la pubblicazione annuale sui numeri della violenza contro le donne in Trentino. La pubblicazione annuale è resa possibile dalla proficua sinergia tra istituzioni, terzo settore e forze dell’ordine coordinata dall’Osservatorio provinciale sulla violenza di genere.
Un lavoro prezioso quanto complesso che propone un’analisi sia di denunce e procedimenti di ammonimento sia di politiche e servizi offerti alle donne che subiscono violenza nel nostro territorio. Dopo la flessione del dato complessivo di denunce e procedimenti di ammonimento evidenziata nel 2020, nel 2021 si registra una riconversione verso il trend degli anni precedenti la pandemia, specialmente per quanto riguarda le denunce, che raggiungono il numero più elevato dal 2017, ma ancora non sono stati recuperati i livelli pre-pandemici.
Nel 2021 si registrano 614 tra denunce e ammonimenti (nel 2020 erano 475). Le donne accolte nei servizi residenziali nel 2021 sono state 119 (109 nel 2020). Le donne che si sono rivolte ai servizi non residenziali sono state 389 nel 2020 (erano 340 nel 2020). Il numero di accessi per violenza al Pronto Soccorso del 2021 sono in aumento rispetto al 2020 (+72%).
I dati confermano che la violenza contro le donne, nella grande maggioranza dei casi, riguarda la rete di relazione più vicina alle vittime – se non la più intima – che coinvolge la sfera affettiva e delle conoscenze. Nell’82,7% delle schede, infatti, il presunto autore è un uomo che proviene dal contesto familiare, relazionale o lavorativo delle donne.
«La violenza sulle donne – spiega l’assessore Stefania Segnana – è un fenomeno complesso, multidimensionale e per questo difficilmente misurabile. Le denunce ed i procedimenti di ammonimento registrati dalle istituzioni preposte – che con impegno costante consentono il monitoraggio di questi elementi – sono un punto di partenza imprescindibile, ma risulta evidente la necessità di continuare ad approfondire il fenomeno al fine di poterlo descrivere sempre meglio, nei numeri come nelle fattispecie».
Denunce
Nel 2021 si registra un totale di denunce pari a 479. Numero in sostanziale aumento (+22,5%) rispetto al 2020, e in linea rispetto alla media degli anni precedenti (2016 -2019). Il drastico calo delle denunce rilevato durante l’anno della pandemia sembra quindi ristabilirsi a livelli pre-pandemici.
Procedimenti di ammonimento
Nel 2021 si registra un numero di procedimenti di ammonimento avviati in aumento (+60,7%) rispetto al 2021 ma in diminuzione rispetto alla media degli anni 2015-2019.
Incidenza sulla popolazione femminile
Per comprendere la portata del fenomeno della violenza contro le donne, è possibile stimarne l’incidenza rispetto alla popolazione femminile. Questo valore si può ottenere rapportando il totale delle denunce e dei procedimenti di ammonimento rilevati nell’anno al numero di donne residenti in Trentino nello stesso periodo. Si è scelto di considerare la fascia di età 16-64 anni delle vittime, perché risulta quella più colpita dal fenomeno: l’88,5% delle denunce (nel 2010 l’82,2%, nel 2019 l’89,7%) e il 96,3% dei procedimenti di ammonimento (nel 2020 il 94%, nel 2019 il 93,5%), infatti, hanno per vittima una donna in questa classe di età, per un totale di 554 episodi.
In media, nel 2021 si sono avuti 3,3 denunce e procedimenti di ammonimento ogni 1.000 donne tra i 16 e i 64 anni residenti in Trentino (nel 2020 erano 2,5 e nel 2019 erano 3,7). Considerandone la frequenza, sono stati 46,2 denunce e procedimenti di ammonimento al mese pari a 1,6 ogni giorno.
Analisi dei dati dei servizi antiviolenza
Nel 2021 le donne che hanno trovato protezione in un servizio residenziale antiviolenza sono state 59; altre 60 donne erano già presenti nei servizi residenziali, per un totale di 119 donne ospitate nelle strutture provinciali. Non vengono rilevate differenze marcate rispetto al trend degli anni precedenti. Nel 2021 si registrano 130 figli presenti in struttura insieme alle madri.
Sono 389 le donne che risultano in carico nel 2021 presso i servizi non residenziali; 326 di queste vi hanno fatto ingresso nel corso dell’anno. Il numero di donne che si sono rivolte ai servizi non residenziali è in aumento rispetto al
2020 (+ 14,4% di ingressi). Inoltre, il 2021 è l’anno in cui si registra il più alto numero di accessi in valore assoluto.
I figli delle donne che si sono rivolte ai servizi non residenziali sono complessivamente 499. Per quanto riguarda la modalità di accesso ai servizi, il 94% delle donne ha chiesto aiuto direttamente in maniera autonoma.
Analisi dei dati sugli accessi al Pronto Soccorso
Nel 2021 si registra un totale di 428 accessi per violenza al Pronto Soccorso, di cui 190 (44,4%) per violenza domestica. Il numero di accessi per violenza al Pronto Soccorso del 2021 sono in aumento rispetto al 2020 (+72%). Ciò sottolinea una rinnovata possibilità e volontà di accedere ai servizi di Pronto Soccorso dopo il periodo di lock-down. Tuttavia, il numero di accessi totali rimane più basso rispetto alla media degli anni precedenti prima del lockdown ( – 20,3% degli accessi). Gli accessi al Pronto Soccorso per tipo di violenza mettono in luce che il 47,2% delle violenze fisiche sono violenze domestiche, mentre la quasi totalità delle violenze sessuali e ‘fisiche e sessuali’ sono attribuibili ad autori non domestici – rispettivamente l’89,5% e il 92,3%.