Femminicidi

domenica 24 Novembre, 2024

Violenza di genere, da inizio anno uccise 98 donne: 51 da partner o ex. Le loro storie

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I dati del Viminale. In Trentino l'11 gennaio il femminicidio di Ester Palmieri, ammazzata dall'ex

Continua ad aumentare il numero delle donne vittime di femminicidio dall’inizio del 2024, in Italia, uccise da compagni, mariti ed ex. La prima è stata Rosa D’Ascenzo, uccisa a Capodanno, l’ultima, in ordine di tempo, è Aurora Tilla, 13 anni, precipitata dal balconcino condominiale tra il settimo e l’ottavo piano di un palazzo in via IV Novembre a Piacenza, dove la ragazzina risiedeva. Pochi istanti prima di cadere, la vittima si trovava insieme con l’ex fidanzato di 15 anni, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario, anche se il giovane, continua a ripetere che la ragazzina si sarebbe suicidata.
Secondo i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza-Direzione centrale della Polizia criminale sugli omicidi volontari e violenza di genere – pubblicati in vista della Giornata internazionale sulla violenza contro le donne (domani 25 novembre) – relativamente al periodo 1 gennaio-17 novembre 2024, sono stati registrati 269 omicidi, con 98 vittime donne, di cui 84 uccise in ambito familiare o affettivo. Di queste, 51 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner.
In Trentino, l’11 gennaio, a Valfloriana, la 38enne Ester Palmieri, madre di 3 bambini, viene uccisa dall’ex compagno, che poi si è tolto la vita, impiccandosi. I figli, di età compresa tra i 5 i 9 anni, sono stati affidati allo zio. L’uomo, Igor Moser, boscaiolo di 46 anni, ha aspettato che i tre figli andassero all’asilo e a scuola e poi ha ucciso con una coltellata alla gola l’ex compagna. Poi è andato in un casolare di sua proprietà a Castello di Fiemme e si è suicidato. Ester, ex operatrice socio-sanitaria, aveva da poco aperto il suo studio olistico.
Di seguito i nomi e le storie di altre donne uccise.
1 GENNAIO, SANT’ORESTE (ROMA) – Rosa D’Ascenzo, 70 anni, viene portata in ospedale a Civita Castellana (Viterbo) dal marito. Ai medici, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, l’uomo ha parlato di una caduta nella loro casa a Sant’Oreste (Roma). L’ospedale ha però allertato i carabinieri che hanno condotto l’uomo in caserma, con l’ipotesi di femminicidio. L’uomo è stato poi arrestato: avrebbe colpito a morte la donna utilizzando un utensile preso dalla cucina, forse una padella, simulandone poi la morte accidentale.
5 GENNAIO, NARO (AGRIGENTO) – Due donne vengono trovate morte nella notte in due abitazioni diverse a Naro, in provincia di Agrigento, il corpo di una delle due vittime è carbonizzato. Entrambe sono di nazionalità romena ma vivono nel paese dell’agrigentino da anni. I loro nomi sono Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, di 58 anni. Maria è stata bruciata dal suo omicida dopo essere stata picchiata, mentre Delia, probabilmente uccisa per prima, è stata massacrata con colpi alla testa. Per il duplice omicidio è stato arrestato il connazionale Omar Edgar Nedelkov, che avrebbe agito per il rifiuto ricevuto a delle avances sessuali.
11 GENNAIO, TORINO – È morta dopo quasi due giorni di agonia all’ospedale Molinette di Torino Elisa Scavone, la donna di 65 anni accoltellata dal marito mercoledì 10 gennaio nell’appartamento della coppia di via Galluppi, a Torino. La donna era arrivata già in fin di vita per le decine di ferite inferte dal coniuge, Lorenzo Sofia, un ex gommista di 70 anni. Vano il tentativo dei medici di salvarle la vita, anche con un intervento chirurgico d’urgenza: la 65enne si è spenta nel reparto di rianimazione. Il 70enne è stato invece arrestato dopo l’aggressione dagli agenti di Polizia intervenuti su segnalazione dei vicini.
22 GENNAIO, AGROPOLI (SALERNO) – Annalisa Rizzo, 43 anni, viene ritrovata senza vita nella sua casa in via Donizetti ad Agropoli, comune del Cilento. A ucciderla il marito, Vincenzo Carcinelli, 63 anni, che dopo averla accoltellata a morte si è suicidato. I due lasciano una figlia di 13 anni che al momento del delitto era in casa, ma non ha assistito al femminicidio della madre né al suicidio del padre perché stava dormendo. I due avevano da poco avviato un percorso di separazione.
20-21 GIUGNO, CAGLIARI – Ignazia Tumatis, 59 anni, è stata uccisa nella notte a coltellate al culmine di una lite in casa dal marito Luciano Ellies, 77 anni, che dopo il delitto ha avvisato le figlie. È successo nel quartiere popolare di San Michele a Cagliari. I poliziotti della squadra mobile della questura di Cagliari lo hanno bloccato in casa, in stato di choc, aveva ancora i vestiti sporchi di sangue. I medici del 118 hanno tentato di rianimare la donna, ma non c’è stato nulla da fare.
21 GIUGNO, AREZZO – Un 80enne ha ucciso la moglie di 72 anni – Serenella Mugnai – sparandole con una pistola. Il femminicidio si è consumato nella notte ad Arezzo, nella casa della coppia, in viale Giotto. L’uomo, secondo quanto si apprende, subito dopo il delitto ha allertato i vicini che a loro volta hanno chiamato il 118, ma all’arrivo dei soccorsi la donna era già morta. L’uomo è stato arrestato dalla polizia di Stato.
30 GIUGNO, MASCHITO (POTENZA) – Femminicidio a Potenza, dove un uomo di 81 anni ha ucciso la moglie 73enne – Rosetta Romano – soffocandola. Il femminicidio sarebbe avvenuto al termine di un violento litigio nella loro casa a Maschito, in provincia di Potenza. La donna sarebbe stata soffocata dal marito al culmine di una violenta lite.
7 SETTEMBRE, COLLI AL METAURO (PESARO-URBINO) – Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, viene uccisa dal marito, un italiano di 54 anni con diverse coltellate al culmine di un litigio. La donna aveva raccontato delle violenze che subiva da tempo, ma non aveva sporto denuncia contro l’uomo. Il 54enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio volotario aggravato.
9 SETTEMBRE, SESTRI LEVANTE (GENOVA) – Si chiamava Cristina Marini la donna di 72 anni uccisa a Sestri Levante, nel Genovese, in un’abitazione di via Antica Romana con un colpo di revolver sparato dal marito, Gian Paolo Bregante, 74 anni ed ex comandante di nave, che poi ha telefonato ai carabinieri autodenunciando il gesto. Il colpo sparato sarebbe stato uno solo, fatale: l’uomo avrebbe detto di aver agito per ‘liberare la moglie’ dallo stato depressivo in cui versava e per il quale non voleva assumere i farmaci previsti per la cura. L’arma da un primo controllo è risultata essere regolarmente detenuta.
18 SETTEMBRE, VIADANA (MANTOVA) – La 42enne Maria Campai viene colpita alla testa e strangolata da un 17enne del mantovano conosciuto on line, durante un incontro intimo nel garage del condominio di lui. La donna è stata ritrovata morta una settimana dopo la scomparsa denunciata dalla sorella con la quale viveva a Parma. Il suo cadavere era nascosto sotto il fogliame nel giardino di una villetta disabitata accanto alla casa in cui il 17enne viveva con la sua famiglia. Il giovane ha ammesso l’omicidio dopo l’arresto, senza però dare una spiegazione precisa al suo gesto.
24 SETTEMBRE, TORINO – Una donna di 35 anni è stata uccisa poco prima della mezzanotte, a Torino. Il delitto è avvenuto in via Cigna, nel quartiere Barriera di Milano. L’uomo, Ben Alaya Abdelkader, di 48 anni che ha ucciso la ex moglie, Nabi Roua era già sottoposto al divieto di avvicinamento. Il 48enne aveva il braccialetto elettronico, oltre al divieto di avvicinamento alla famiglia, e viveva vicino alla casa di via Cigna dove la moglie abitava con i due figli della coppia, un 13enne e una 12enne. Da una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe andato ieri sera a casa della donna, dove sarebbe scoppiata una lite, durante la quale Abdelkader la avrebbe accoltellata al petto. L’uomo si è poi dato alla fuga, dietro di lui il figlio 13enne che lo avrebbe inseguito mentre la figlia gridava aiuto. Giunti sul posto, i carabinieri lo hanno trovato a circa 200 metri dall’abitazione e lo hanno fermato.
25 SETTEMBRE, NUORO – Strage familiare a Nuoro, dove un uomo ha ucciso la moglie Giusi Massetti e la figlia maggiore, Martina, prima di togliersi la vita. Feriti anche i due figli minori, un vicino di casa e l’anziana madre. E’ successo all’alba in via Ichnusa nel quartiere di Monte Gurtei. Secondo le prime infromazioni, l’uomo ha sparato prima alla moglie e alla figlia di 26 anni, neolaureata, uccidendole entrambe, poi ha fatto fuoco contro gli altri due figli, ferendoli gravemente. Il più piccolo, di 9 anni è gravissimo, l’altro di 14 in rianimazione. L’uomo ha poi sparato al vicino di casa, ferendolo gravemente, e si è poi recato a casa della madre, ferendola gravemente alla testa con la stessa pistola. Ha poi rivolto l’arma contro di sé e si è suicidato.
7 OTTOBRE, GRAVINA DI PUGLIA (BARI)– Maria Arcangela Turturo, 60 anni. Suo marito avrebbe prima appiccato il fuoco all’auto, una Fiat Panda, in cui c’era la donna. La 60enne, nonostante le ustioni, sarebbe riuscita a uscire e a quel punto il marito l’avrebbe bloccata in posizione supina sull’asfalto, mettendosi su di lei con il peso del suo corpo, quasi cento chili. L’uomo avrebbe posizionato le ginocchia sull’addome della moglie, esercitando una pressione sullo sterno con le braccia. In questo modo avrebbe provocato fratture alle costole e allo sterno, la compressione del cuore e il conseguente arresto cardio circolatorio.
9 OTTOBRE, SAN FELICE A CANCELLO (CASERTA) – Un femminicidio senza un movente, avvenuto all’alba sotto gli occhi dei loro figli. Uccisa dal marito, strangolata davanti ai loro due figli di 6 e 4 anni, che poco dopo in videochiamata hanno mostrato alla zia il corpo senza vita della madre, ancora steso sul letto. ‘È stato papà’, avrebbero detto i bambini. È accaduto a San Felice a Cancello, piccolo comune del Casertano, dove all’alba Luzmil Toci, 30enne di origini albanesi, ha ucciso la moglie 24enne Eleanor, sua connazionale. Nessuna lite fra i due, contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento: Luzmil non ha fornito alcun movente per spiegare l’omicidio della moglie.
16 OTTOBRE, SOLERO (ALESSANDRIA) – Un uomo di 61 anni ha ucciso la moglie e poi ha chiamato i carabinieri. È accaduto stamattina intorno alle 5.30 a Solero, in provincia di Alessandria. L’uomo avrebbe accoltellato a morte la moglie di 53 anni intorno alle 5.30. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Alessandria. L’uomo si chiama Giovanni Salamone e la donna Patrizia Russo ed era insegnante di sostegno alle scuole medie ‘Lucio Ferraris’, di Solero. Secondo le prime informazioni l’uomo si è consegnato ai carabinieri di Alessandria, chiamati da lui stesso ed è stato portato al comando provinciale dei carabinieri.
18 OTTOBRE SAN SEVERO (FOGGIA) – Celeste Rita Palmieri, 56 anni, è stata uccisa dall’ex compagno Mario Furio, 59 anni, il 18 ottobre 2024. La donna è stata aggredita a colpi di pistola a San Severo ed è successivamente morta all’ospedale di Foggia. Furio aveva il divieto di avvicinamento alla vittima, dopo averla colpita, si è suicidato.
25 OTTOBRE, PIACENZA – Aurora Tila, 13 anni, è morta dopo essere precipitata da un balconcino condominiale tra il settimo e l’ottavo piano di un palazzo in via IV Novembre a Piacenza, dove la ragazzina risiedeva. Pochi istanti prima di cadere, la vittima si trovava insieme all’ex fidanzato di 15 anni.