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lunedì 3 Marzo, 2025

Violenza di genere, sono 76 gli uomini iscritti a percorsi di sostegno a Trento e Rovereto

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Il Centro è ospitato nei locali di proprietà del Comune in via Verruca 1, assegnati a Alfid per 9 anni

Sono 76 gli uomini seguiti nel 2024 dal Centro Uomini Autori di Violenza (Cuav) con il progetto CambiaMenti, 23 nella sede di Rovereto e 53 in quella di Trento, dove si svolgono due dei tre percorsi avviati nel 2024. Alcuni di loro sono entrati nel corso dell’anno, mentre altri hanno continuato l’attività intrapresa nel 2023.

Il Centro di Trento offre agli uomini una serie di percorsi di sostegno per emanciparsi da comportamenti prevaricatori e violenti, agendo in un’ottica di prevenzione e riduzione del rischio di recidiva. I gruppi sono gestiti da psicologi e altre figure specializzate nell’ambito del contrasto alla violenza maschile contro le donne.

Si tratta di un servizio gratuito rivolto a uomini autori di violenza che arrivano con sentenza di pena sospesa o sono inviati dai propri avvocati, o che ancora accedono volontariamente in assenza di denunce e procedimenti penali per lavorare su sé stessi.

Il progetto è gestito dalla Fondazione Famiglia Materna di Rovereto in collaborazione con Alfid – Associazione Laica Famiglie in Difficoltà di Trento, con il finanziamento della Provincia Autonoma di Trento. Il Comune, in collaborazione con la Circoscrizione Centro Storico Piedicastello, nel 2023 ha individuato lo spazio per ospitare anche a Trento il Centro Uomini Autori di Violenza (Cuav), che fino a quel momento aveva sede solo a Rovereto. Si tratta di due locali al piano terra dell’edificio di via Verruca 1, che per nove anni sono assegnati a Alfid a fronte della corresponsione simbolica di 100 euro annui e del rimborso spese per l’utilizzo delle utenze (acqua, luce e gas).

Il sostegno del Comune al percorso «CambiaMenti» nasce dalla volontà del Consiglio comunale di individuare a Trento uno spazio in cui gli uomini che adottano comportamenti violenti nelle relazioni affettive e familiari possano trovare un punto di ascolto cui rivolgersi. Con la deliberazione numero 36 approvata il 5 aprile del 2022, il Consiglio ha inoltre ribadito l’importanza di individuare una filiera “virtuosa” con gli altri Servizi già presenti sul territorio, intercettando situazioni “a rischio” che potrebbero trasformarsi e degenerare, anche a danno di eventuali minori, sottolineando il ruolo delle istituzioni nel supportare sia le donne vittime di violenza che gli uomini volenterosi di cambiare i propri comportamenti.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa, è possibile chiamare il numero 379.2106182 dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 – 12.30 e 14 – 18, oppure scrivere all’indirizzo cambiamenti.cuav.tn@gmail.com.