TRENTO FILM FESTIVAL
domenica 28 Aprile, 2024
di Simone Casciano
Una storia di amicizia e di avventura, ma anche un’ossessione oltre ogni ragionevole dubbio. Una delle novità annunciate della 72esima edizione del Trento Film Festival era un maggiore spazio alla sezione Alp&Ism dedicata all’alpinismo. In questo filone rientra a pieno titolo «Nuptse: l’inaccesible absolu» (in replica domani alle 19 al cinema Modena), produzione francese diretta da Hugo Clouzeau.
La pellicola racconta l’impresa di Benjamin, Hélias e Frèdéric sulla parete sud della cima himalayana del Nupts. «Una parete impossibile» come la descrive all’inizio del film uno dei tre appartenenti alla «banda dei baffi». E proprio un’allegra banda sembra il gruppo nelle prime riprese del film. La simpatia dei protagonisti, e il forte spirito di amicizia e cameratismo che li unisce nei successi e nelle sconfitte, è uno degli elementi presenti lungo tutta la durata, circa un’ora, del film.
E di sconfitte ce ne sono varie, questa parete bianca, lucente e suadente quando vista da lontano, si trasforma in un inferno di ghiaccio e sassi che piovono addosso quando gli alpinisti la sfidano. Le inquadrature realizzate con telecamera su elmetto o spalla raccontano bene cosa significhi ritrovarsi appesi a 7.000 metri di altezza o bivaccare su una parete ghiacciata, con il vento che soffia a 100 chilometri orari, e lo spazio appena per distendere le gambe.
Il film racconta bene come l’apertura di una nuova via estrema sia di fatto una guerra di attrito tra l’uomo e la montagna. Una sfida in cui i protagonisti si trovano più volte a cimentarsi con il senso del limite e della sconfitta alla ricerca di «quel momento che è come un diamante».
Voto: 3/5