Le recensioni dal Festival

mercoledì 3 Maggio, 2023

VisTi per voi. Pasang: In the shadow of Everest. «Per quella bambina che voleva andare a scuola»

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L'incredibile vicenda della prima donna nepalese che nel 1993 ha scalato la montagna più alta regala una storia di emancipazione che va oltre l'alpinismo

«Pasang voleva solo andare a scuola, ma per una bambina nata in Nepal negli anni ’60 era impossibile, i suoi compiti dovevano essere la cura della casa e dei campi», dice uno degli intervistati nei minuti iniziali di Pasang: In the shadow of Everest film in concorso al Trento Film Festival realizzato dalla regista Nancy Svedsen. Poche parole ma che raccontano la natura rivoluzionaria della vita di Pasang Lhamu Sherpa. Nata nel 1961 e prima donna nepalese a raggiungere la vetta dell’Everest, la sua è stata una vita controcorrente. Prima la fuga con il suo futuro marito, per scappare dai matrimoni combinati comuni nella comunità sherpa nepalese, poi la decisione di trasferirsi a Kathmandu e lì avviare una delle prime compagnie di trekking nepalesi. Quelle montagne, da sempre scalate sia dal padre che dal marito, diventano per Pasang fonte di attrazione sempre più forte. La sua convinzione di scalare l’Everest si cementa nel corso di un viaggio in Francia durante il quale assieme al marito raggiunge la cima del Monte Bianco. Il documentario si muove su binari classici, alternando a vedute contemporanee della catena dell’Himalya immagini d’archivio sulla vita di Pasang. La storia viene raccontata dai tanti protagonisti che hanno accompagnato la donna nella sua impresa. Nonostante la pellicola manchi di picchi autoriali o di una ricerca dell’immagine che spiazzi, basta la forza della sua storia a renderla di successo. Dopo Pasang altre 65 donne nepalesi hanno scalato l’Everest, ma forse non era nemmeno questo l’obiettivo della donna. È lei stessa, in un’intervista dell’epoca all’interno del documentario, a spiegare come per lei l’alpinismo fosse un mezzo per dimostrare che le donne nepalesi erano in grado di fare qualunque cosa e dovevano essere libere di farlo. Di raggiungere la vetta della montagna più importante certo ma anche, più semplicemente, di  costruire la propria vita. Una vetta conquistata nel nome di quella bambina che non poteva andare a scuola.
Voto: 8

Abbiamo cominciato la pubblicazione  dei film più interessanti del Trento Film Festival secondo la redazione de il T, nelle prossime ore e nei prossimi giorni racconteremo le pellicole che hanno catturato la nostra attenzione. Il nostro speciale dedicato al festival invece è disponibile qui gratuitamente