Il personaggio
giovedì 30 Maggio, 2024
Eligio Piffer, classe 1948, è un ex-tecnico della Telecom con la passione per la falegnameria. Dal 2001 è attivo nei Nuclei volontari alpini (Nuvola), l’associazione di Protezione civile dell’Ana del Trentino che solo nel 2023 ha svolto 22 mila 480 ore di volontariato. Oggi Eligio è il capo del nucleo Destra e Sinistra Adige.
Da quanti anni esiste la sua associazione? Com’è strutturata?
«L’associazione Nuvola esiste da più di 35 anni. È nata nel gennaio 1986 in val di Non e da allora è cresciuta molto. Oggi sul territorio siamo dodici nuclei, ognuno dei quali opera in una zona precisa della provincia. Io sono nel nucleo Destra e Sinistra Adige, che opera da Mattarello alla Val di Cembra e da Civezzano a Zambana, comprendendo quindi anche il Monte Bondone. Poi naturalmente quando c’è bisogno di dare una mano per qualche occasione particolare o per un’emergenza ci organizziamo tutti insieme. Ad esempio a fine luglio si svolgeranno le Olimpiadi dei vigili del fuoco a Borgo Valsugana e saremo tutti lì per dare un supporto all’organizzazione. Dentro il gruppo c’è poi una grande eterogeneità di età, dai venti fino agli ottant’anni. Così favoriamo un bello scambio di idee tra le diverse generazioni».
Da quanto tempo fa volontariato? Come ha iniziato?
«Sono entrato nell’associazione poco dopo essere andato in pensione, a inizio 2001. Un mio amico, che era già dentro ai Nuvola, tra una chiacchiera e l’altra mi ha proposto di far parte del gruppo e provare a dare un mio contributo. Così dopo pochi mesi ho iniziato a partecipare alle varie iniziative».
Di cosa si occupano precisamente i Nuvola?
«Diamo una mano sul territorio a chi ha bisogno. Partecipiamo ad eventi locali, solo quelli organizzati da associazioni senza scopo di lucro, dando assistenza sanitaria e di sicurezza, ma soprattutto interveniamo laddove c’è una situazione di emergenza. Durante il periodo del Covid ci siamo infatti attivati per consegnare la spesa a chi era in difficoltà e non poteva uscire, così come portavamo medicinali e mascherine alle guardie mediche. Inoltre non operiamo solo nel Trentino, ma dovunque ci sia bisogno, anche fuori dall’Italia quando vi sono gravi emergenze. Io ad esempio sono andato nel 2010 ad Haiti per aiutare la popolazione locale colpita da un terribile terremoto».
Ci può raccontare un episodio che l’ha particolarmente colpita durante la sua attività di volontariato?
«Nel 2011 eravamo andati a Brugnato, in Liguria, per prestare aiuto alle persone del luogo colpite da un violento nubifragio. Mi ricordo di questi bambini, spaventati, a cui abbiamo preparato dei
piatti caldi e che… scusi, mi emoziono ancora quando ci penso. Vederli al tavolo che mangiavano il cibo che avevamo cucinato per loro è stata un’emozione che mi ha davvero preso il cuore. Con poco eravamo riusciti a portare loro il sorriso in quel momento terribile».
Cosa le piace, cosa le dà il fatto di impiegare il suo tempo per un’attività del tutto gratuita?
«Mi piace essere a contatto con le persone, parlarci e scambiarci idee. Con il volontariato fai del bene che poi ricevi dagli altri. Quando vedi la felicità che porti alle persone, questa ti ripaga di tutti gli sforzi che fai. All’interno dei Nuvola ci sono poi tanti giovani, tra cui diversi universitari, che hanno proprio voglia di fare e aiutare. Ci confrontiamo sulle nostre idee e questa esperienza ti fa vedere poi le cose in maniera differente. Ciò contribuisce molto al senso di soddisfazione che provo facendo volontariato».
C’è qualche necessità che ci vuole segnalare?
«Vedendo le associazioni che collaborano con noi e che si occupano di organizzare le feste locali direi certamente che la burocrazia è un grande problema: è onerosa e scoraggia chi vuole fare qualcosa. Le comunità vivono di questi eventi e non è giusto che la burocrazia le blocchi».
Fare volontariato mi rende felice perché…
«Posso dedicare del tempo, che altrimenti sarebbe sprecato, per fare del bene e aiutare le altre persone».
Mi può dare dei contatti per la sua associazione per chi fosse interessato a farne parte?
«Per tutte le informazioni e i contatti si può guardare il nostro sito www.protezionecivileanatn.it.
Chi volesse entrare nella nostra associazione può partecipare alle nostre riunioni mensili ogni primo giovedì del mese, durante le quali diamo informazioni per conoscere la nostra realtà».