gli appuntamenti
venerdì 5 Gennaio, 2024
di Jessica Pellegrino
Il primo weekend del 2024 in Trentino si apre con tante proposte dedicate a grandi e piccini.
Al Teatro Sociale di Trento l’Operetta è protagonista venerdì, dalle 18, con la compagnia Teatro Musica Novecento impegnata in “La vedova allegra”. Il grande classico dello scorso secolo, firmato da Franz Léhar, viene portato in scena dalla compagnia grazie ad un allestimento di Artemio Cabassi per le scenografie ed i costumi sotto la direzione di Alessandro Brachetti (interprete anche del funambolico Niegus). Immancabile poi la presenza dell’orchestra diretta dal vivo dal maestro Stefano Giaroli.
Sempre venerdì, alle 20:45, la Sala Filarmonica di Rovereto ospita “Grandi Maestri”: un concerto dedicato a due composizioni giovanili, ma non per questo meno brillanti, di Erich Wolfgang Korngold e Richard Strauss.
Ad interpretarlo ci sono Gian Paolo Peloso, eccellenza violinistica italiana nel mondo, attualmente titolare di una cattedra alla prestigiosa Hong Kong Academy for Performing Arts ed il pianista Bruno Canino, il “grande saggio” che continua ad accogliere (e vincere) le più grandi sfide musicali confrontandosi con artisti e repertori tra loro estremamente differenti.
Spazio anche al musical “A Christmas Carol” che, alle 17 ed alle 21 di venerdì, accoglie il pubblico del Teatro Auditorium di Trento. La pièce, scritta da Melina Pellicano e con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, ripercorre le vicissitudini del vecchio Scrooge e la visita, la vigilia di Natale, dei tre spiriti del Natale così come raccontata da Charles Dickens.
Largo poi agli spettacoli. Sabato e domenica alle 20:30 Paolo Ruffini e Massimo Ghini inaugurano la Stagione dell’AudiPop all’Auditorium S. Chiara con “Quasi amici”. I due attori, volti particolarmente noti al grande pubblico, portano in scena lo spettacolo tratto dall’omonimo film di successo di Toledano e Nakache.
Con loro sul palco anche Claudia Campolongo, Francesca Giovanetti, Leonardo Ghini, Gianmarco Trulli, Alessandra Barbonetti e Diego Sebastian Misasi.
“Quasi Amici” è uno spettacolo ispirato ad una storia vera e costruito su una bellissima storia di amicizia. La storia di due uomini molto diversi per carattere ed estrazione sociale, ma che insieme troveranno il modo di cambiare le loro vite e di aiutarsi davvero.
Prosegue inoltre il tour di Andrea Castelli che venerdì alle 20:30 fa tappa al Teatro comunale di Bolzano con il suo storico monologo “Pio. Andata e ritorno”.
L’attore e artista trentino torna sul palco con lo spettacolo che ha debuttato al vecchio don Bosco di Pergine nel 1993. Il viaggio dei due amici nel presepio dell’ex professor Severini che sono andati a salutare per Natale fece registrare all’epoca quasi duecento repliche in tutta la regione.
Ora, a distanza di trent’anni, Castelli ha deciso di riproporlo al pubblico regionale, snellendolo e rispolverandolo assieme agli animali parlanti, causa mutazioni genetiche, che nel viaggio lo accompagneranno: Helmut, l’elefante tedesco, Seppele, il cammello della val Gardena, Rolfi, il cane da guardia e Bruno, l’orso di poche parole. Pio e l’amico Alcide entrano così nel magico mondo del presepe che il loro vecchio professore allestisce ogni anno a Natale. Un viaggio iniziatico dove la meta non è forse l’obiettivo finale, perché è più importante quel che succede durante.
Sono poi due gli appuntamenti con il Collettivo Clochart che propone, venerdì alle 16:30 al Teatro di Avio e domenica alle 16:30 al Teatro Gustavo Modena di Mori, “La Vecchia”.
Lo spettacolo diretto da Michele Comite accompagna il pubblico all’interno del racconto che vede protagonista una donna, molto bella, il suo pessimo caratteraccio e la sua ossessione per le pulizie. La sua era una vita in solitudine, finché un giorno, la sera prima del 6 gennaio, sentì bussare alla finestra.
Domenica non mancano poi le proposte dedicate ai piccoli. Al Portland di Trento spazio ad una doppia replica di “In volo” di Arte Viva con Paolo Vicentini. Alle 10:30 e alle 16. Uno spettacolo coinvolgente, buffo e poetico che, attraverso la danza, la parola, il teatro di figura, parla di amicizia, coraggio e della forza inarrestabile dei sogni. Lo spettacolo, scritto da Giacomo Anderle per la regia di Fanny Oliva, si ispira a “L’uccello di carta” di Antonio Lobato ed è interpretato da Paolo Vicentini. Ad arricchire le due repliche c’è poi la presenza di una simpatica vecchietta, la Befana.
Al Sociale di Trento, alle 16, largo invece a “La regina delle nevi. Battaglia finale” con cui si inaugura il 2024 della rassegna Scappo a teatro-Famiglia. La programmazione dedicata al teatro ragazzi si apre con il lavoro di Renzo Boldrini e Michelangelo Campanale. Sullo sfondo vi è una storia che ha come protagoniste due figure femminili: la sovrana che con i suoi poteri strega gli umani riducendoli ad automi privi di memoria e di sentimenti e Gerda, una bambina che affronta mille peripezie per liberare il suo amico Kay, prigioniero della Regina delle Nevi.
Come in un gioco di specchi s’innesta la storia di Margherita, una ragazza che da bambina, insieme al suo amico del cuore Giacomo, amava ascoltare la favola della Regina dalla voce della nonna. Margherita, ormai adulta, interpretata da Alice Bachi torna, grazie ad un sogno, nella casa della nonna dove ascoltava la storia di Kay e Gerda. Riscopre i luoghi della sua infanzia, ritrovando quello che amava di più: un armadio con uno specchio che diventa una porta che le permette di mettere in relazione favola e realtà, passato e presente. Margherita affronta e supera le sue paure e, sconfiggendo la Regina delle Nevi, diventa finalmente davvero “grande”.
Infine, al Teatro Monte Baldo di Brentonico dalle 17, largo a “Cecco l’orsacchiotto. L’amico di Natale” di e con Tiziano Manzini. Un racconto che si sviluppa sulla volontà di trovare un amico sempre disponibile, mai stanco e che non dice mai di no. Un amico che, prima di essere trovato, può identificarsi in un peluche: un orsacchiotto, una papera, un coniglio, magari una tenera pecorella. Tra giochi e divertimenti i due protagonisti, Tiziano e Cecco il suo orsacchiotto, intrattengono e stupiscono il pubblico.
Festività
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L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»