Il rientro

domenica 23 Luglio, 2023

Zaki si imbarca per Milano: «Grazie al governo italiano, ho apprezzato tutto»

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Il ricercatore e attivista: «Sono emozionato». Questa sera è atteso all'Università di Bologna, dove si è laureato di recente, poi la festa in piazza. La premier Meloni: «Obiettivo importante raggiunto»

Patrick Zaki è arrivato prima delle 11 di oggi, domenica 23 luglio, al terminal 3 dell’aeroporto del Cairo per imbarcarsi su un volo Egyptair per Milano. «Sono felice di essere sulla via verso l’Italia. Un grazie a Bologna, un grazie a tutti, un grazie agli italiani che hanno lavorato in questi tre anni per giungere a questo momento» sono state le sue prime parole ai giornalisti. Un grazie lo ha rivolto anche «al governo italiano per quello che ha fatto negli ultimi giorni, ho veramente apprezzato tutto quello che hanno fatto» ancora le dichiarazioni del ricercatore e attivista arrestato in Egitto nel 2020 che rientra in Italia dopo la grazia che gli è stata concessa il 19 luglio dal presidente egiziano Al Sisi e dopo un calvario durato quasi 3 anni e mezzo. «Sono veramente emozionato di essere qui» ha confessato, manifestando la sua riconoscenza «alla diplomazia italiana in Egitto» facendo il nome dell’Ambasciatore d’Italia al Cairo, Michele Quaroni, e del consigliere Marco Cardoni.

Zaki atterrerà nel pomeriggio a Malpensa e alle 20.30 terrà una conferenza stampa all’Università Alma Mater di Bologna dove si è appena laureato. Ad annunciarlo lo stesso Ateneo, mentre d’intesa con il Comune è in programma una grande festa pubblica per celebrare il ritorno di Patrick.

A commentare la liberazione di Zaki, che tra l’altro ha rifiutato l’aereo messo a disposizione dal governo, è stata anche la premier Giorgia Meloni al Tg1: «Per noi era un obiettivo importante, io sono molto contenta di averlo centrato e voglio dire, rispetto al dibattito di questi giorni, che non mi aspetto per questo riconoscenza, non mi interessa. Era giusto farlo e l’abbiamo fatto». E, ancora: «La grazia concessa a Patrick Zaki è un altro segno del rispetto che l’Italia ha in questo momento e anche di un approccio diverso inaugurato con i paesi del Nord Africa, un approccio rispettoso pur con le differenze che esistono tra noi».