Ambiente
mercoledì 2 Novembre, 2022
di Redazione
«Assicuro il pugno duro contro le poche aziende che non garantiscono la realizzazione delle misure di contrasto previste dai piani di intervento, in particolare per quanto concerne gli estirpi e i trattamenti obbligatori. Come? Attraverso il blocco dell’accesso agli incentivi pubblici o la sospensione dei diritti di reimpianto». É perentoria Giulia Zanotelli, assessora provinciale all’agricoltura. Una posizione forte espressa durante l’incontro per fare il punto sulle azioni messe in atto per contrastare le malattie agricole: dagli scopazzi del melo alla flavescenza dorata della vite, dalla drosophila suzukii alla cimice asiatica. «Particolare attenzione sarà rivolta verso gli appezzamenti abbandonati, che rappresentano una fonte incontrollata di diffusione delle fitopatie – ha aggiunto Zanotelli –. Al ministero chiederò di ragionare giuridicamente sulla possibilità di snellire le procedure di intervento sui terreni incolti, anche attivando la procedura dell’estirpo coatto. Questa necessità deriva dal fatto che la negligenza di qualcuno non può ripercuotersi su chi si comporta bene e rispetta le norme».
il maxi progetto
di Redazione
Sarà il raggruppamento di professionisti costituito da ATI Project Srl, F&M Ingegneria Spa, Sener Mobility Sa, Aidhos Arquitec Sap, Stain Engineering Srl e Iure Srl a redigere il Piano di fattibilità tecnico economica. Nel gruppo vincitore operatori italiani, spagnoli e due studi trentini