Bambini

giovedì 9 Marzo, 2023

Giochi, enigmi e caccia al tesoro tra le mura del castello di Avio

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Domenica prossima verrà inaugurato al castello di Avio un percorso-gioco curato dal Fai per scoprire il maniero attraverso giochi ed enigmi sulla sua storia e i suoi protagonisti

Dame, cavalieri, battaglie, abiti principeschi e armature, corone e spade; sono tutti elementi che popolano le menti creative dei bambini e trovarsi all’interno di un castello fornisce una cornice reale dentro cui fantasticare: bastano delle mura, degli oggetti storici, delle fotografie ad accendere la fantasia di bambini e bambine che subito si immergono nella vita cavalleresca. I castelli suscitano molto interesse nei piccoli; basta pensare a quelli costruiti con la sabbia, con il Lego, disegnati, creati in qualche angolo della casa o del giardino e magari abitati da guerrieri e principesse agghindati con travestimenti, corone, archi e frecce. È per rispondere a questo interesse che nei castelli del Trentino spesso vengono organizzate rievocazioni storiche, giornate a tema o giochi di scoperta dedicati alle famiglie. Tra castelli veri e propri, rocche e ruderi di antichi edifici, il Trentino è una regione molto ricca di strutture di questo tipo.

Il motivo risiede nell’importanza strategica che la regione ha avuto sin dall’epoca dell’Impero Romano quale terra di confine, ma anche a causa della conformazione del territorio: valli e montagne rendevano i castelli indispensabili per controllare le vie cruciali dei traffici commerciali, ma anche per la difesa.
Tra i più belli e i più consigliati troviamo anche il castello di Avio. Arroccato su una roccia in cima alla collina di Sabbionara di Avio, domina su tutta la Vallagarina. Arrivando in Trentino da sud attraverso l’autostrada lo si vede svettare da lontano ed è facile intuire perché sia stato scelto come punto di vedetta per la difesa della valle, ma anche come luogo prestigioso di ricchi e potenti signori. Nato probabilmente in epoca romana venne trasformato dalla nobile famiglia dei Castelbarco, vassalli del vescovo di Trento, da fortezza a piccola corte feudale, meta di artisti e intellettuali.

Dopo diverse vicissitudini, nel 1937 è tornato di proprietà dei suoi signori storici i quali nel 1977 lo hanno donato al Fai che si occupò del restauro. Visitando il castello oggi si respira un’atmosfera di «amore e guerra»: le mura, le torri, gli affreschi del primo edificio celebrano le arti militari e offrono uno spaccato di vita cavalleresca, mentre il mastio è invece il luogo dell’amor cortese.

La vista che dal castello si ha sulla valle è davvero incredibile e per raggiungerlo basano pochi passi tra prati, vigneti e bosco. È proprio questa sua capacità di coniugare storia, storia dell’arte, paesaggio e natura a renderlo così affascinante. Allo scopo di rendere la sua visita ancora più accattivante per i piccoli visitatori sarà proposto anche quest’anno un percorso-gioco che verrà inaugurato domenica 12 marzo. Si tratta di una caccia al tesoro adatta ai bambini e alle bambine dai 4 ai 12 anni che muniti di mappa potranno scoprire il castello attraverso giochi ed enigmi sulla sua storia e i suoi protagonisti. Nell’edizione dello scorso anno insieme alla mappa si ritirava anche la chiave per aprire delle cassettine che lungo il percorso contenevano gli indizi per le tappe successive e dalle pagine di un diario attraverso le quali il castello stesso raccontava alcune vicende della sua storia.

Durante la caccia al tesoro si possono vistare gli spazi dell’edificio (come la casa delle guardie, le porte, i camminamenti, le cucine, il palazzo baronale, la torre della picadora, i resti della la cappella, ecc.), ma anche il meraviglioso giardino circondato dalle mura. È un’occasione preziosa per visitare il castello in maniera più interattiva (l’attività è compresa nel prezzo del biglietto) e per imparare divertendosi. Inoltre per l’inaugurazione dell’edizione del gioco 2023, domenica l’avventura sarà ancora più speciale perché il percorso sarà eccezionalmente animato. Non resta che lanciarsi alla scoperta, prenotare e partecipare… e chissà che alla fine non si trovi anche un «tesoro»!