L'indagine
lunedì 28 Ottobre, 2024
di Redazione
Come si può invecchiare bene? Quali sono i fattori che incidono e quali ostacolano l’avanzamento nell’età?
L’amministrazione comunale di Trento ha contattato un gruppo di persone oltre i 60 anni (principalmente attraverso associazioni di volontariato che si rivolgono agli «anziani») per capire quali sono i comportamenti messi in atto per garantirsi un invecchiamento in salute, continuando ad essere una risorsa e parte della comunità, con particolare riferimento alle attività di volontariato.
Si tratta di un campione di anziani attivi non rappresentativi della totalità della popolazione anziana della città ma piuttosto di quella terza età impegnata in molti ambiti fuori casa.
Tanti i dati raccolti nei 269 questionari compilati: quasi il 40 per cento svolge spesso un’attività sportiva organizzata, dato che sale al 63 per cento se si considera il fare movimento in senso generico. Anche la tecnologia può aiutare gli anziani, basti pensare al fascicolo sanitario TreC. E loro lo hanno capito tanto che ben il 90 per cento dichiara di essere interessato alle nuove tecnologie e di usarle.
Un altro dato positivo che emerge dall’indagine è la coerenza tra quanto dichiarato e quanto praticato: per esempio ben il 96,5 per cento degli intervistati che dice che lo sport è importante fa effettivamente attività fisica. Ottimo anche il dato che descrive le relazioni di amicizia: il 98,4 per cento di chi dice che sono importanti ne ha una o più d’una.
Anche il volontariato – fiore all’occhiello della città che sta per concludere l’anno da capitale europea – fa bene: se sommiamo chi lo fa «molto» e chi «abbastanza» arriviamo all’80 per cento circa del campione indagato.
In un periodo storico in cui aumentano l’età della popolazione, la percentuale di popolazione anziana sul totale, l’aspettativa di vita, l’età in cui si raggiunge la pensione e, nel contempo, diminuisce il numero di nati, si pone sempre maggiore attenzione al concetto di «invecchiamento attivo», inteso, come da definizione dell’Oms come quel «processo volto a garantire opportunità di salute, partecipazione e sicurezza sociale, man mano che le persone invecchiano, al fine di migliorarne la qualità della vita».
Attualmente a Trento i residenti over 65 sono quasi 29 mila persone mentre gli ultra ottantenni sono l’8 per cento della popolazione. Una proiezione Istat prevede che nel 2035 gli ultra sessantacinquenni aumenteranno al 28,8 per cento e gli ultra ottantenni addirittura al 9,6 per cento.
Il quadro che emerge che – si sottolinea – va riferito solo agli intervistati e non alla totalità della popolazione over 60, mostra un insieme di persone con un tasso di scolarità medio alto, una percezione della propria salute e della propria vita positive, con un buon rapporto con la tecnologia, che utilizzano nel quotidianità, e spesso si occupano di qualche parente o familiare.
L’indagine evidenzia come le persone intervistate siano consapevoli di quali siano i fattori importanti per poter avanzare con l’età mantenendosi in forma – fisica e psicologica, adottando un’alimentazione sana, praticando sport, facendo volontariato, incontrandosi con gli amici e mantenendo vivi i propri interessi.
Le informazioni analizzate in questo studio danno contezza che un anziano attivo è una persona che ancora ha molto da dare in vari ambiti, anche in quello del volontariato – impegno da cui deriva una forte soddisfazione personale e quindi molto motivante.
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