il racconto

sabato 22 Aprile, 2023

Dalla musica alla danza: il conservatorio Bonporti si svela

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Viaggio nell’istituto che insegna le arti musicali e coreutiche. La dirigente Simoncelli: «Un ambiente familiare e socievole»

Alle 7.50 comincia la giornata del Bonporti con il primo campanello: tacciono i pianoforti delle aule e si iniziano le lezioni. In segreteria e in presidenza si lavora incessantemente. La dirigente Daniela Simoncelli oggi è al Bonporti. Ci fa notare che i tre istituti che lei dirige – Bonporti, Depero e Vittoria – sono molto diversi tra loro, e «al liceo musicale c’è un ambiente socievole e familiare, forse perché gli studenti non sono numerosi e i locali sono molto accoglienti». Il segretario intanto ci fornisce informazioni sul numero di docenti e studenti, che quest’anno sono rispettivamente 50 e 217. Lo scorso anno scolastico, all’esame di Stato, su 43 studentesse e studenti, 5 hanno conseguito il diploma con il massimo dei voti.
Dentro la classe
Però ora passiamo a raccontarvi di una classe dell’indirizzo musicale: la terza A. La nostra immediata impressione è che sia una classe solare e unita, sebbene ognuno abbia una storia diversa. Daniele, per esempio, è uno dei 2 studenti che già frequenta il percorso accademico. Ci racconta che ha iniziato a 7 anni a suonare il trombone quando ancora frequentava le scuole elementari. Il suo motto: «Mai fermarsi alla prima difficoltà». Anche Jacopo ha iniziato presto a studiare musica: all’età di 3 anni già cantava in un coro romano e l’anno successivo suonava l’oboe, incoraggiato dai suoi genitori. Il suo motto invece è: «La scelta spesso è guidata dagli adulti». Ambra e Lisa ci confidano che non hanno sofferto il passaggio dal biennio al triennio, grazie anche all’aiuto dei docenti.
La pausa tra chiacchiere e piano
E finalmente alle 10.18 scattano i 15 minuti di ricreazione. Ecco l’ambiente familiare descritto dalla dirigente. C’è chi chiacchiera in coppia, chi in gruppo e chi resta in aula a ripassare, poi c’è chi si muove tra corridoi e scale fino al cortile, per prendere una boccata d’aria fresca. Nel sottofondo i pianoforti tornano a suonare, qualche volta accompagnati anche da altri strumenti.
I professori e il percussionista
Noi intanto incontriamo il professor Salvatore de Salvo, che quest’anno si occupa di coordinare le attività del liceo con quelle del conservatorio. Ci ricorda che lui ha già vissuto l’esperienza del liceo da due punti di vista diversi: come docente e come genitore. Adesso ha l’incarico di connettere «un’istituzione votata all’accoglienza con una di eccellenza». Intervistiamo anche la vicaria, professoressa Annalisa Zambanini, che ci racconta la sua bellissima esperienza che dura da oltre 20 anni. Sulle scale, incrociamo un ex studente del liceo, Enea Voltolini, diplomato in percussioni al conservatorio Bonporti. Ci parla un po’ dei suoi concerti di marimba, in duo con il fratello Elia al pianoforte, e ci confida che l’idea di suonare insieme è nata durante la stesura della sua tesi di laurea. Attualmente Enea insegna in due scuole di musica e dirige un coro.
Danza classica
Noi invece ci avviamo verso l’aula di tecnologie musicali e incontriamo la professoressa Lupo che sta per iniziare la sua lezione di danza classica. Le chiediamo come strutturerà la lezione. «Comprenderà due parti: la prima alla sbarra, per impostare l’apertura, la rotazione e la coordinazione, la seconda al centro per lavorare sugli elementi di sbalzo» osserva. Ginevra chiede quando si studia il repertorio del balletto. La professoressa Lupo risponde che dedica allo studio delle coreografie molte ore di lezione, ma non oggi.
L’ultimo atto
A questo punto noi rientriamo in classe per le ultime due ore di lezione. Siamo nel laboratorio di tecnologie musicali per musicare il video del nostro viaggio di istruzione a Roma. Quando infine suona l’ultimo campanello: tutti a casa. La nostra giornata al Bonporti finisce qui.