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mercoledì 5 Giugno, 2024

A Trento i cittadini sono più soddisfatti, a svelarlo un’indagine

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Secondo quanto osservato da Istat e dell’Unione europea: i trentini sono i più contenti del continente

Gli abitanti di Trento sono gli italiani e gli europei più soddisfatti di vivere nella propria città. Questo è il risultato di Quality of life in European cities, una rilevazione condotta dalla Commissione Europea, con il contributo dell’ISTAT, sul tema della percezione della qualità della vita da parte dei cittadini e pubblicata ieri 4 giugno. L’obbiettivo della ricerca è misurare il benessere cittadino, così come è percepito, sia in termini generali che rispetto a dimensioni specifiche quali lavoro, servizi pubblici, sicurezza, etc. Ad essere prese in considerazione sono 26 città italiane messe poi a confronto con altre 59 città europee. I risultati mirano dunque ad individuare punti di forza e di debolezza dei contesti urbani sia a livello nazionale che continentale.
Amministrazione efficiente
Il capoluogo trentino risulta la città con la maggior percentuale di popolazione soddisfatta di vivere nel proprio centro urbano (95,4%) su tutti e due i livelli, posizionandosi prima sia nella graduatoria nazionale che in quella europea comprensiva di tutti gli 85 centri analizzati. Il risultato, da una parte rende orgogliosi i trentini e gli italiani in generale visto che, in tutta la penisola, si registra un alto gradimento per la vita condotta nella propria città (superiore all’ 80%) ma dall’altra, evidenzia ancora una volta il divario tra Nord e Sud. Tutte le città italiane con la percentuale di benessere più bassa, infatti, appartengono al meridione con il valore minimo (47,8%) registrato a Taranto. Trento si posiziona ai primi posti della classifica nazionale anche per vari aspetti specifici. È infatti la città con maggior soddisfazione per l’operato delle amministrazioni locali (con un valore assoluto di 104% a cui corrisponde un basso tasso di percezione per la presenza di corruzione nel pubblico), spazi verdi (più di 80%) e infrastrutture sportive (più del 79%). Si posiziona al secondo posto, invece, per le infrastrutture culturali come musei, teatri e sale da concerto e per spazi pubblici come mercati e piazze (in quest’ultimo caso al terzo posto nella graduatoria europea). Un’altra eccellenza riguarda la pulizia dato che il capoluogo è una delle poche città italiane sull’intera lista a registrare un alto gradimento (superiore al 70%).
Sanità e casa note dolenti
Un discorso a parte merita la questione lavoro. Se, infatti, Trento risulta la terza città italiana (dopo Bolzano e Milano) in cui è più facile trovare impiego, allo stesso tempo rientra tra i centri in cui i lavoratori hanno più difficoltà a trovare un alloggio a prezzi accessibili (assieme, purtroppo a varie città del centro-nord). Un altro aspetto che fa riflettere è la sanità: la città non rientra né tra le prime posizioni ma neanche tra le ultime, collocandosi in una posizione di mezzo ed evidenziando una situazione generalmente discreta, sicuramente migliorabile. Altri campi su cui lavorare, in cui Trento pur non rientrando nelle ultime posizioni, registra comunque un fattore di gradimento più basso rispetto ad altri settori sono l’istruzione, il funzionamento dei mezzi pubblici e la diffusione della bici. Va precisato, però, che questi ultimi tre campi vengono percepiti come problematici in tutta Italia, rispetto ai paesi europei. Lo studio ha, poi, preso in considerazione vari aspetti prettamente sociali e anche in questo caso il nostro capoluogo oscilla tra l’eccellenza e la migliorabilità con alcune criticità che forse meriterebbero più attenzione.
Città per famiglie e bimbi
Nella classifica europea Trento, infatti, è la città considerata più vivibile per le famiglie con bambini e per gli anziani (in tutti e due i casi la percentuale di gradimento è di ben 92,4%) ma si colloca al centro (né tra i primi 15 posti, né tra gli ultimi 15) riguardo la vivibilità per persone omosessuali, individui immigrati da altri paesi e minoranze etniche.
Più sicuri della media
Sul delicato aspetto della sicurezza nel camminare da soli di notte, la città rappresenta una delle poche speranze, in quadro preoccupante per la situazione nazionale. Se in generale, i cittadini italiani percepiscono molta meno sicurezza rispetto al resto d’Europa (con percentuali inferiori al 30%), Trento, costituisce assieme ad altri quattro casi (Palermo, Bologna, Trieste e Reggio Calabria) uno dei pochi centri in cui la sicurezza individuale avvertita sale fino al 50-60%. Va controcorrente anche anche l’ultimo dato rilevato dalla ricerca cioè il cambiamento della qualità di vita negli ultimi 5 anni. Al netto di tutte le eccellenze trentine e del centro-nord, le città in cui è più forte la percezione di un miglioramento sono Bari (53,1%) e Messina (43,5%). Anche in questo caso Trento si pone al centro, in una situazione comunque meno positiva per l’Italia e in tendenza totalmente opposta al resto dei paesi europei.