I dati
martedì 21 Maggio, 2024
di Redazione
Nonostante il calo progressivo dei giovanissimi e la conferma di una popolazione sempre più composta da anziani, in Italia la ripresa demografica è possibile. A dirlo è l’indagine di Istat “Bambini e ragazzi” 2023 che analizza una fascia di popolazione imprescindibile per il futuro del Paese, quella compresa tra gli 11 e i 19 anni. Tra i giovanissimi interpellati dall’Istituto Nazionale di Statistica, la maggior parte vede infatti il futuro in coppia (74,5%) e molti pensano al matrimonio (72,5%) mentre desidera avere figli il 69,4%. Di questi, precisa ancora l’Istat, soltanto l’8,8% è per il figlio unico, mentre il 18,2% pensa a tre o più figli. Tra gli stranieri la percentuale di coloro che vogliono tre figli o più arriva al 20,5%. Il sogno di una famiglia, con o senza matrimonio, e di un figlio è dunque presente nella fascia dei giovanissimi. Solo il 5,1% invece immagina di vivere da solo, mentre gli indecisi superano di poco il 20%. Si abbassa anche l’età in cui tra i più giovani ci si immagini sposati e genitori. A fronte di un’età al primo matrimonio che nel 2022 in Italia era di 34,6 anni per gli uomini e di 32,5 anni per le donne, la larga maggioranza (76,9%) dei giovanissimi vorrebbe sposarsi entro i 30 anni e, tra questi, quasi il 21% prima dei 26 anni. Il 65% dei giovanissimi invece pensa di avere un figlio entro i 30 anni (il 14,6% prima dei 26 anni) e solo il 2,6% vede la nascita del primo figlio dopo i 35 anni. Rimane però il 21,8% indeciso se averne e l’8,7% che dice di non volerne: tra le ragazze è leggermente più alta la quota di coloro che non vogliono figli (10,3%). A commentare il report è stata la senatrice Pd, Valeria Valente: «È una notizia che fa ben sperare, ma sulla quale alcune domande nascono spontanee: che sta facendo il governo Meloni, che dice di avere tra le priorità la lotta alla denatalità, per sostenere i genitori del presente e del prossimo futuro? Che sta facendo per i giovani, che nel 34% dei casi dichiara di voler andare all’estero? Cosa sta facendo per le donne e le ragazze? La risposta purtroppo è niente. Anzi peggio di niente: alla propaganda Dio Patria e Famiglia seguono politiche contro le giovani e i giovani». L’indagine ha indagato le nuove generazioni multiculturali e digitali e anche le loro paure: un ragazzo su tre dichiara di aver paura del futuro e il 34% vorrebbe vivere all’estero da grande.
Fronte digital, l’8,4% dei giovanissimi è online con gli amici continuamente, con le ragazze che sono più connesse dei coetanei maschi, e quasi l’85% ha un profilo su un social network, percentuale che nella fascia 17-19 anni supera il 97%. Essere online non significa però non avere relazioni dirette, al contrario chi ha più relazioni online ha anche frequenti relazioni dirette con gli amici. Tra coloro che sono continuamente online la quota di chi vede amici tutti i giorni è del 29% (contro una media del 21,4%). All’opposto, tra coloro che non sono mai online con gli amici, la quota di chi non li incontra mai è del 19%, contro un valore medio dell’1,9%. Altro aspetto analizzato dall’indagine riguarda la multiculturalità. Essere italiano per molti giovanissimi sia per gli italiani significa “essere nato in Italia”; per gli italiani questa scelta è più frequente: 54,0% contro 45,7% per gli stranieri; “rispettare le leggi e le tradizioni italiane”, con il 47,7% delle preferenze, è, in generale, la seconda scelta, ma risulta essere la prima per i ragazzi stranieri nati all’estero.