Sostenibilità

venerdì 12 Luglio, 2024

«Avere una casa efficiente oggi? Non solo è possibile ma anche economico»

di

Marco Giglioli, titolare del gruppo Sovecar (consorzio Habitech): «Essere sostenibili significa cambiare anche i processi con cui si fanno le cose»

Le persone possono influenzare le politiche di un’azienda, stimolandola al cambiamento e a una maggiore attenzione verso l’ambiente. «Abbiamo iniziato a occuparci di sistemi di raffrescamento e climatizzazione estiva nei primi anni Novanta, quindi sono più di trent’anni che operiamo nel mercato dell’installazione di impianti di questo tipo sia in ambito residenziale che commerciale o industriale – racconta Marco Giglioli, titolare del Gruppo Sovecar –. Inizialmente venivamo chiamati per installare condizionatori d’aria e di questo ci siamo accontentati per parecchio tempo. Mano a mano che cambiava però la sensibilità delle persone verso sistemi più rispettosi dell’ambiente abbiamo mutato sia il catalogo prodotti, ma soprattutto l’atteggiamento verso quella che è la nostra attività imprenditoriale e l’impatto che abbiamo sull’ambiente e sulla società».
Oggi, Gruppo Sovecar cerca quindi di non soddisfare esclusivamente le richieste dei propri clienti, ma prova a metterli nella posizione di fare scelte sostenibili accessibili. «Un cliente che ci richiede di intervenire su un sistema di climatizzazione per il raffrescamento estivo riceve da parte nostra una consulenza preliminare su quello che può fare. Suggeriamo per esempio di installare un sistema che possa essere adattato poi anche all’utilizzo invernale, come una pompa di calore. Questo passaggio ci permette di cominciare a fare un passaggio anche sull’introduzione di energie rinnovabili nella propria abitazione».
Nella maggior parte dei casi l’introduzione di una pompa di calore permette infatti di sostituire la vecchia caldaia. In questo modo, un sistema di riscaldamento che prima prevedeva i termosifoni e il consumo di gas, può essere soppiantato da uno in grado di utilizzare efficacemente energia elettrica. «C’è poi un altro concetto che consegue a una scelta di questo tipo – continua Giglioli –: quello che si potrebbe definire il connubio perfetto. Se al sistema di produzione di calore attraverso l’energia elettrica si riesce infatti ad abbinare un impianto di pannelli fotovoltaici installati sul tetto, a quel punto l’energia per scaldare la casa è prodotta potenzialmente dal consumatore stesso».
Poter utilizzare i benefici dei sistemi efficienti anche per riscaldamento e quindi utilizzare l’apparecchio tutto l’anno va in un certo senso a compensare quello che poteva essere un impatto, magari non altrettanto virtuoso e dei primi anni della nostra attività lavorativa e quindi cerchiamo velocemente di diffondere l’uso di queste tecnologie perché sono oggigiorno accessibili sia dal punto di vista economico che anche dal punto di vista diciamo degli ingombri delle attività che bisogna fare per potersene dotare in casa o comunque nei propri ambienti».
Anche la forma che un’azienda si dà influisce sulla possibilità di avviare percorsi improntati alla sostenibilità ambientale. «Portare anche l’ambiente al centro del proprio business significa sapere che ci si sta prendendo un impegno, sia in termini economici, ma soprattutto per quanto riguarda i processi con cui si fanno le cose – racconta il titolare del gruppo –. Attraverso la trasformazione da società srl semplice a società srl società benefit abbiamo inserito nel nostro statuto gli impegni che volevamo prenderci in merito all’impatto positivo che volevamo avere sull’ambiente e sulla società e anche sul modello di governance».
La transizione ecologica impone infine dei costi per essere raggiunta e pesa in modo diverso per le aziende e per i privati cittadini. Se però nel caso delle prime gli obblighi in materia di sostenibilità stanno permettendo un’accelerazione positiva, nel caso delle persone molto dipende ancora dalla volontà dei singoli e dalla loro capacità di tenersi informati sulle opportunità presenti per chi vuole cercare di essere più virtuoso. «Oggi il privato si trova davanti a due situazioni – conclude Giglioli –. Se l’abitazione è una nuova costruzione, sono stati inseriti degli obblighi in materia di certificazione energetica, che saranno sempre più stringenti e porteranno le persone a dover essere più attente a temi come i consumi e l’impatto di una casa sull’ambiente. Nel caso invece di un’abitazione già esistente, si deve essere consapevoli in merito agli incentivi di cui si può ancora godere. È ancora presente una detrazione fiscale sui lavori di efficientamento energetico, e per alcune tipologie di impianto si può beneficiare anche del cosiddetto conto termico. Questa forma di incentivo è poco conosciuta, ma consente per esempio nel caso di installazione di una pompa di calore al posto della caldaia di beneficiare di un bonifico da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse), anziché di una detrazione fiscale, recuperando così una parte dell’investimento in molto veloce».