Bambini

martedì 21 Febbraio, 2023

Braille, la scrittura che si legge… con le dita

di

Il Muse, insieme alla cooperativa Abilnova, per far comprendere l’importanza che questo linguaggio riveste nella vita delle persone non vedenti, propongono per oggi visite e laboratori per bambini

Il 21 febbraio si celebra la Giornata nazionale del Braille. Istituita nel 2007 è una ricorrenza nata con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti o ipovedenti. La data scelta coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco. Nonostante il codice Braille non sia una vera e propria lingua, è però un sistema che ha permesso alle persone cieche di comunicare anche attraverso la forma scritta. Nell’ambito di questa giornata vengono promosse attività di sensibilizzazione, iniziative, convegni e dibattiti per far conoscere il sistema Braille e far comprendere l’importanza che riveste nella vita delle persone non vedenti. Anche il Muse di Trento, in collaborazione con la cooperativa Abilnova, ha voluto contribuire a questo scopo con alcune iniziative. Oggi pomeriggio alle 15.00 si terrà una visita sull’origine delle montagne e la biodiversità dell’ambiente alpino (Le montagne dalle origini alla vetta) con una guida del Muse e un’interprete della lingua italiana dei segni (Lis), la lingua utilizzata dalle persone sorde, anch’essa mezzo fondamentale di comunicazione e inclusione per le persone non udenti. Alle 16.00 è prevista invece una visita tattico-sensoriale del museo. La raccomandazione che solitamente vige di «vietato toccare» verrà temporaneamente sospesa: reperti esposti e nascosti potranno essere quindi toccati con la supervisione di una guida. Sarà un’occasione speciale e unica, aperta a tutti, che darà la possibilità di scoprire il museo utilizzando un senso in più, il tatto. Questa esperienza permetterà di accorgersi anche di quanto questo senso, decisamente sottovalutato e sottostimolato, possa contribuire a fornirci informazioni sul mondo. Le persone non vedenti o ipovedenti lo sanno bene: il tatto è il senso che utilizzano, oltre che per tante altre cose, anche per leggere, semplicemente riconoscendo la posizione di piccoli puntini in rilievo con i polpastrelli delle dita. Questo sistema di lettura e scrittura tattile è il codice Braille: lettere, numeri e segni di punteggiatura sono costituiti da una combinazione di massimo sei punti, disposti su una matrice 3 x 2, e impressi in rilievo sulla carta o su altre superfici. Imparare il codice non è così complesso, si tratta più che altro di un esercizio di memoria: sapere che la «A» corrisponde a un puntino in alto a sinistra, eccetera. Decisamente più difficile è riuscire a decifrarlo senza guardare i puntini, ma solo toccandoli con le dita. Proprio per familiarizzare con questo sistema di scrittura, sempre all’interno delle iniziative per la Giornata nazionale del Braille, il Muse ha proposto un’interessante attività di «tinkering» basata sull’utilizzo dei Lego Braille Bricks. Lego Braille Bricks è un progetto lanciato da Lego Foundation nel 2019 con lo scopo di aiutare i bambini e le bambine non vedenti a sviluppare creatività e abilità tattili e favorire l’apprendimento del sistema Braille. Non solo: esso vuole anche essere un valido strumento di inclusività in quanto ponte di comunicazione con i bambini normovedenti. Questi mattoncini speciali si differenziano solo nella parte superiore dove gli stud (bottoni) sono disposti in modo da corrispondere alle singole lettere e numeri dell’alfabeto Braille, ma rimangono comunque completamente componibili con il gioco Lego System. Ogni mattoncino porta anche la versione stampata di lettere, numeri e simboli permettendo così di essere utilizzati contemporaneamente e in modo collaborativo da tutti. Se leggendo è venuta anche a voi la voglia di familiarizzare con questo sistema potete subito provare con qualcosa che sicuramente avete in casa e su cui si trovano delle scritte in Braille: i medicinali. Non vi resta che chiudere gli occhi e testare le vostre abilità tattili provando a riconoscere le posizioni dei punti in rilievo accarezzandoli con i polpastrelli.