Temperature

domenica 3 Settembre, 2023

In Trentino fa sempre più caldo. Tonale, in 100 anni 2,5 gradi in più

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Cambiano le precipitazioni: primavera più asciutta, autunno di forti piogge. A Trento inverni sempre più miti. Garda «rovente»: la temperatura media annuale da 10-11 gradi a 14-15

Per un certo periodo, le conseguenze del surriscaldamento non sono state facilmente visibili. I cambiamenti di temperature sono avvenuti entro un range di apparente normalità. Tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio la «febbre» ha cominciato a salire. Il Trentino è cambiato. Basta prendere l’ultimo secolo per accorgersene. Sono aumentate le temperature medie annuali, spariti i mesi storicamente sottozero, aumentato il caldo estivo. Nessuna eccezione: città, montagna e lago. La progressione si legge nei dati estratti dall’osservatorio di Trento Laste (a 312 metri), al Passo del Tonale (1.875 metri) e sul Lago di Garda, nella stazione di Torbole Belvedere (a 90 metri di altitudine) da Meteotrentino.

Capoluogo caldo
Nel capoluogo, nel 2022, la temperatura media annuale è arrivata a 14,4 gradi. Non era mai successo. Al massimo il termometro che sintetizza i dodici mesi dell’anno era arrivato ai 13,9 (nel 2018). Dal 1921 al 2006 i gradi sono sempre oscillati tra gli 11 e i 13 gradi, decimale in più o decimale in meno. Negli ultimi quindici anni, però, superata la soglia dei 13 non si è più tornati indietro. Il cambiamento climatico ha preso velocità. Fino al record dello scorso anno. E a giudicare dall’andamento dei primi sette mesi del 2023, anche quest’anno la temperatura media potrebbe essere sui 14 gradi.

Inverni senza gelo
C’è anche un’altra faccia della medaglia. Le temperature sotto gli zero gradi sono praticamente scomparse dalle medie mensili negli ultimi trent’anni. Ciò non significa che il termometro non sia mai sceso al di là del minimo termico. Ma è accaduto sempre meno. Guardando agli inverni dei trent’anni dal 1962 al 1992, per ben otto anni la media di gennaio è stata sottozero, per un anno la media di febbraio è stata negativa e per cinque anni la media di dicembre è stata sottozero. Guardando invece a quelli degli ultimi 30 (dal 1993 al 2023), non c’è mai stato un gennaio e nemmeno un febbraio con temperature medie sottozero e c’è stato un solo dicembre in trent’anni molto rigido.

Al Tonale, 2,5 gradi
Le immagini dei ghiacciai in ritirata, delle lingue bianche di neve dove si scia e del verde attorno sono la prova visiva di una mitigazione del clima, anche in quota, spiegata dai dati. Negli ultimi 100 anni, sul Tonale la temperatura è aumentata di 2,5 gradi. Dove un tempo annualmente si registrava una media di 3 gradi, oggi se ne registrano 5. Nel 2022 la stazione posta a 1.875 metri ha calcolato addirittura 5,8 gradi di media.

Garda «rovente»
Più recente l’apertura della stazione di rilevamento di Torbole. Le temperature sono monitorate dal 1975. Quella che ne esce è una fotografia di quasi mezzo secolo. Anche sul lago di Garda fa sempre più caldo. Si è passati da una temperatura media annuale tra i 10 e gli 11 gradi fino al passaggio degli anni ’90 ad una di 14-15 gradi dell’ultimo decennio. Le estati sono sempre più roventi. Se prima d’estate i 26 gradi erano un’eccezione da giugno ad agosto, oggi sono diventati la norma. Con le temperature alte aumenta anche l’evaporazione dell’acqua. Un fenomeno che, unito al fatto che sulle quantità di precipitazioni non si sono viste, negli anni, delle tendenze di aumento o di calo, contribuisce all’abbassamento del livello del bacino d’acqua. Ad aprile, in piena siccità, il Lago di Garda ha raggiunto il suo livello più basso dal 1953, arrivando a soli 45,8 centimetri sopra lo zero idrometrico, rispetto ad una media di 109 centimetri degli ultimi 70 anni.

Le precipitazioni
Temperature più alte, ma anche diversa distribuzione delle piogge ed eventi estremi capaci di creare disastri ambientali. In Trentino, le precipitazioni degli ultimi 100 anni non sono cambiate tanto nelle quantità finali di millimetri accumulati in un anno. Per dare un’idea, nel 2022 sono stati accumulati a Trento 727,2 millimetri di pioggia, ossia meno rispetto alla media dell’ultima decade. Cento anni fa erano 990, ma nel 2012 erano 1233.4 millimetri. Le oscillazioni, tra anni più e meno piovosi, ci sono sempre state. E rendono difficile trarre una tendenza dai dati. Ciò che è cambiato, è il modo delle piogge di distribuirsi. Negli ultimi vent’anni, i mesi più piovosi, con oltre 200 millimetri di pioggia accumulata, tendono a concentrarsi di più nel periodo autunnale, si vede dagli indicatori meteoclimatici. Mentre in passato le piogge più pesanti erano concentrate principalmente in primavera.